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Economia

Tassa di soggiorno a Pescara, Federalberghi: "No in assenza di un Piano Marketing Turistico"

Gli albergatori pescaresi di Federalberghi dicono no all'introduzione della tassa di soggiorno a Pescara da parte del Comune, in assenza di un Piano di Marketing Turistico e di investimenti importanti sul settore

No alla tassa di soggiorno a Pescara, soprattutto in assenza di un Piano Marketing Turistico e di investimenti importanti per il rilancio del settore.

Federalberghi nei giorni scorsi si è riunta per discutere della possibilità che venga introdotta questa tassa dall'amministrazione comunale in città.

Il presidente Schirato ha parlato di un ulteriore balzello che, in assenza di altri atti concreti per far ripartire i turismo nel pescarese, significherebbe un'ulteriore penalizzazione per le strutture con la perdita di ulteriore forza sul mercato.

Federalberghi chiede anche l'attuazione di un Piano Marketing: "Il Piano Marketing è infatti l'unico strumento atto a poter individuare una “vision” turistica per il nostro territorio, condivisa dalla maggioranza degli “stakeholders”, ed in base alla quale stabilire le linee di intervento su cui andare a collocare le risorse (e, fra esse, quelle che potrebbero derivaredall'imposta di soggiorno).

L'associazione si dice disposta a discutere della tassa a patto che venga introdotta per tutte le strutture ricettive, B&B compresi, e che non superi il costo di 1 euro a persona.

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