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Vino deriso, Coldiretti: "Il film di De Sica offende i vignaioli abruzzesi"

Anche l'associazione di categoria Coldiretti interviene in merito al dibattito sul trailer del nuovo film di Natale con De Sica protagonista nel quale viene pronunciata una battuta che va contro il vino abruzzese

«Il film di Natale di Christian De Sica con la battuta sul vino offende i vignaioli d'Abruzzo».
A dirlo è Coldiretti Abruzzo che commenta la frase pronunciata dal comico Cristian De sica sul vino abruzzese nel trailer del nuovo cinepanettone “Natale a tutti i costi”, in uscita il 19 dicembre su Netflix.

«Una battuta infelice e fuori luogo, che nuoce gravemente all’immagine di una intera regione e dei tantissimi imprenditori che, con dedizione e lungimiranza, hanno lavorato negli ultimi venti anni per far emergere ed apprezzare le straordinarie potenzialità del settore vitivinicolo abruzzese», dicono dall'associazione di categoria, «una battuta che, a parte l’immediata ilarità, ha veramente poco di simpatico e offende il lavoro di tutti i vignaioli che hanno portato l’Abruzzo a identificarsi proprio con i suoi vini e con il Montepulciano in particolare, la storia di questa regione parla da sé e la qualità delle sue bottiglie viene confermata non solo dai numeri, costantemente in ascesa soprattutto nell’export,  ma anche dai numerosissimi riconoscimenti ottenuti negli ultimi anni a livello nazionale e internazionale. La battuta di De Sica risulta pertanto fuori luogo e altamente offensiva. Se l’obiettivo era creare attenzione sul suo nuovo film sicuramente il comico ci è riuscito. Resta il fatto che il comparto più brillante e trainante dell’economia regionale è stato beceramente e ingiustamente macchiato».

Coldiretti ricorda inoltre che in Abruzzo la produzione media di vino è di circa 3,8 milioni di ettolitri di cui oltre un milione a denominazione di origine per un totale di circa 18mila aziende vitivinicole attive ad altissima specializzazione. I vitigni più conosciuti e diffusi sono Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano (ma molto interesse anche per Pecorino, Passerina, Moscato, Cococciola e Montonico) e negli ultimi anni l’export ha registrato risultati straordinari per un valore di oltre 200milioni di euro con andamento costantemente in ascesa nei principali mercati di riferimento enologico. 
«Sarebbe auspicabile e doveroso», concludono da Coldiretti, «che la produzione cancellasse l’intero spezzone dal film che, per quanto riguarda la nostra regione, potrebbe avere  un “costo salatissimo"».

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