Esposto di Federconsumatori Abruzzo sui Freccia Rossa: "Nella direttrice adriatica prezzi alti e servizio peggiore"
Il presidente Tino Di Cicco fa sapere di aver presentato un nuovo esposto all'Autorità garante della concorrenza e del mercato per il rapporto qualità/prezzo dei Freccia Rossa lungo la direttrice adriatica
Nuovo esposto di Federconsumatori Abruzzo all'Autorità garante della concorrenza e del mercato per la questione dei prezzi e del servizio offerto dai treni Freccia Rossa lungo la direttrice adriatica. L'associazione che tutela i consumatori, con il presidente Tino Di Cicco, interviene nuovamente sull'argomento sollevando il problema del rapporto qualità/prezzo per gli utenti della fascia adriatica rispetto alla stessa tipologia di treni nelle altre direttrici ferroviarie, con gli abruzzesi che si vedono costretti a pagare prezzi più alti con tempi di concorrenza inaccettabili.
"Si chiama Freccia Rossa come il servizio ferroviario in circolazione sulla linea ad alta velocità Napoli-Roma-Milano, ma che non ha niente a che fare con quel servizio. Facendo i conti tra quanto costa il biglietto sulla Freccia Rossa “vera” (quella Napoli-Milano) e quella “falsa” (Pescara-Milano), si può facilmente verificare che il biglietto sulla Freccia Rossa “falsa” costa a chilometro oltre il 17% in più di quella “vera”. Eppure i vari Ad di Trenitalia che si sono succeduti hanno sempre affermato che più il treno è veloce più deve costare il biglietto. Lungo la linea adriatica, invece, il biglietto per la Freccia Rossa costa di più, anche se la velocità del treno è circa la metà della Freccia Rossa in circolazione sulla linea ad alta velocità Napoli-Milano."
Per questo, spiega Federconsumatori, è stato presentato un nuovo esposto all'Autorità garante della concorrenza e all'Autorità di regolazione dei trasporti sperando che si possa eliminare questa ingiustizia per gli utenti abruzzesi ed in generale adriatici che da anni subiscono nell'indifferenza generale.