rotate-mobile
Penne Penne

Penne, il Pdl attacca governo D'Alfonso per scelta aliquote Imu

L'aumento al 10.6 per mille dell'aliquota imu sulla seconda abitazione decisa dal governo pennese del sindaco Rocco D'Alfonso non è affatto piaciuta al coordinatore del pdl locale Antonio Baldacchini

«L’esclusione dell’aliquota agevolata per la seconda abitazione per chi, ad esempio, abbia concesso l’immobile in comodato d'uso a un parente entro il primo grado (da padre in figlio o da figlio a genitore) o per quelle nelle cui pertinenze viene esercitata un'attività artigiana, rappresenta un grave errore politico della maggioranza di centrosinistra. Scelta che, purtroppo, è destinata a trascinare molte famiglie pennesi nel baratro del dissesto finanziario».

Lo sostiene il Coordinatore cittadino del Pdl, Antonio Baldacchini, che torna a commentare l’approvazione del regolamento Imu di Penne. «In altre città – prosegue il coordinatore cittadino del Pdl – i sindaci hanno previsto aliquote agevolate sulla seconda casa: a Reggio Emilia, il primo cittadino Del Rio, nonché Presidente dell’Anci, ha previsto una aliquota agevolata dell’8,6 per mille per chi concede l’immobile a titolo gratuito a parenti di primo grado; Pescara, invece, sempre per il caso analogo, ha scelto il 7,6 per mille o il 5 per mille di Ascoli Piceno.

A Penne, invece, la maggioranza del sindaco Rocco D’Alfonso, che aveva annunciato di tutelare le categorie deboli, ha deciso di accanirsi contro le famiglie con un bastone: aliquota massima e senza agevolazioni (10,6 per mille) sulla seconda abitazione. Penne non è una città turistica dove le famiglie acquistano la seconda casa per le vacanze. Si colpiscono così sempre gli stessi: operai, artigiani e pensionati».

Il Vice Coordinatore del Pdl di Penne, Camillo Savini, punta sulla massa debitoria che, il revisore contabile del Comune, Emilio Marzetti, ha accertato nella relazione al bilancio: «I debiti di funzionamento al primo gennaio 2011 si sono attestati a quota 5.581.064, 15 euro, a fine anno toccano invece i 6 milioni 214 mila 537 euro, pagati solo in parte: un dato che smentisce, dunque, l’Assessore comunale al Bilancio, Valeria Di Luca, secondo cui ci sarebbe stato un risanamento del bilancio. Fornisce solo informazioni fuorvianti, come del resto è abituata a fare la sua maggioranza».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Penne, il Pdl attacca governo D'Alfonso per scelta aliquote Imu

IlPescara è in caricamento