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Domenica, 28 Aprile 2024
Penne Penne

I commenti e le considerazioni della politica locale sull'avvio del cantiere per la riqualificazione dell'ospedale di Penne

Sono tante le reazioni arrivate all'apertura del cantiere per la riqualificazione e potenziamento dell'ospedale San Massimo di Penne, intervento importante atteso da decenni per rendere nuovamente centrale il ruolo del nosocomio nell'area vestina

Arrivano le reazioni e i commenti del mondo politico locale alla notizia dell'inaugurazione del cantiere per la riqualificazione e potenziamento dell'ospedale "San Massimo di Penne". Il consigliere regionale Leonardo D'Addazio e il deputato pescarese Guerino Testa, di Fratelli d'Italia, hanno commentato:

“Sembra così lontano quel 25 gennaio del 2019 quando all'allora candidato presidente, Marco Marsilio, ed ai sottoscritti candidati consiglieri regionali, insieme all’attuale premier Giorgia Meloni, fu impedito l’ingresso all’ospedale di Penne. Un ricordo che stamane è balzato alla mente proprio mentre si procedeva all’inaugurazione del cantiere che darà il via alla vera svolta per l'ospedale San Massimo. Un giorno particolarmente importante per Penne, per l'area Vestina e per tutto l'Abruzzo, che si apprestano ad avere una struttura ospedaliera di grande livello, grazie al concreto lavoro del governo Marsilio, in perfetta sinergia con la dirigenza Asl, che si dimostra in grado di restituire al presidio sanitario il suo ruolo fondamentale per il territorio e strategico nell'ambito dell'intera rete sanitaria regionale. Un ruolo che invece - duole ma vale la pena ricordarlo - la precedente amministrazione regionale aveva declassato a presidio di area disagiata.

Siamo fieri di poter attestare un altro importante risultato prodotto da questo governo regionale che, finalmente, farà tornare il San Massimo con funzioni di ospedale di base, strutturato e all’avanguardia. Quando affermiamo che sono sempre i fatti a parlare ed a qualificare l'operato di Fratelli d’Italia e del centrodestra, non è una frase spot ma è la realtà, sotto gli occhi di tutti gli abruzzesi testimoni di impegni presi e di conseguenti atti portati a termine”.

Il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli, soddisfatto per l'avvio del cantiere, solleva la polemica chiedendo allo tesso D'Addazio spiegazioni sui 12,5 milioni di euro che sarebbero stati persi per far partire il cantiere e già stanziati:

"Dopo cinque lunghi anni di attesa, questa mattina sono ufficialmente partiti i lavori di riqualificazione e ampliamento dell’ospedale San Massimo di Penne. Terminata la consueta passerella degli esponenti del centrodestra regionale e comunale, crediamo sia il caso di precisare ancora una volta alcuni aspetti. L’intervento in questione è frutto di risorse intercettate dal centrosinistra e lasciate in eredità all’attuale governo regionale, che provengono dal fondo per l’edilizia sanitaria finanziato dalla legge 205/2017 approvata dal governo Gentiloni. La precedente giunta di centrosinistra aveva però  destinato alla ristrutturazione del nosocomio di Penne una cifra ben superiore a quella attualmente impiegata, ovvero 25 milioni di euro. La giunta Marsilio ha deciso arbitrariamente di tagliare una metà dei fondi (12,5 milioni) per dirottarla sugli ospedali di Lanciano, Vasto e Avezzano, senza incontrare alcuna opposizione da parte dell’Amministrazione comunale di Penne e dei consiglieri regionali del pescarese. Ora, noi non siamo assolutamente contrari al potenziamento degli altri ospedali abruzzesi, anzi crediamo fermamente che la rete ospedaliera necessiti di importanti interventi strutturali. Temiamo però che la somma oggi destinata non sia sufficiente a risolvere le numerose criticità che affliggono il San Massimo, a garantire a quindi un’organizzazione degli spazi e un servizio più efficienti. Un timore motivato dal fatto che lo stanziamento dei 25 milioni risale ormai al 2017, e a distanza di sette anni le condizioni del San Massimo non sono affatto migliorate, anzi gli interventi di ristrutturazione sono sempre più necessari.

Il presidente Marsilio e l’assessore Verì dovrebbero inoltre rivelare come i lavori non saranno più esclusivamente a carico dello Stato. Dei 16 milioni messi in campo complessivamente per ammodernare la struttura, la differenza rispetto ai 12,5 milioni del fondo nazionale per l’edilizia sanitaria, ovvero 3,5 milioni, verrà infatti coperta con fondi asl e regionali. Somma che risente oltretutto dell’ingente ritardo accumulato - l’avvio dei lavori era stato inizialmente annunciato per l’aprile del 2021 -, che ha fatto lievitare, per via dell’aumento dei costi di energia e materiali, il costo dell’intervento di almeno 1 milione di euro. Solo una volta conclusi i lavori inoltre - e quindi non prima di settembre 2025 - si procederà al potenziamento dell’organico medico e infermieristico, malgrado la carenza di personale rappresenti da tempo una delle principali criticità dell’ospedale vestino, la cui normale funzionalità (specie per quanto riguarda il pronto soccorso e i reparti di Medicina e Anestesia) è praticamente affidata all’abnegazione dei dipendenti, professionisti costretti a turni massacranti. Continueremo a vigilare affinché i lavori procedano nei tempi stabiliti e senza interferire con le prestazioni sanitarie, incalzando la maggioranza fin quando il San Massimo non tornerà ad essere un ospedale moderno ed efficiente."

Il sindaco di Penne Gilberto Petrucci ha parlato di una giornata storica per tutta l'area vestina:

"È un giorno importante per la comunità di Penne e l'intera area vestina: l'inizio dei lavori di ristrutturazione dell'Ospedale "San Massimo", attesi da quasi 40 anni, e la nuova classificazione sanitaria del presidio pennese (torna ospedale di base con sede di pronto soccorso) rappresentano un segnale di rinascita per il nostro territorio dopo anni di abbandono. Ora lavoreremo con determinazione per migliorare l'offerta sanitaria e per rilanciare i servizi sul territorio". Gli interventi di ristrutturazione interessano sia il sistema tecnologico sia la gestione dell’edificio e riguardano fondamentalmente: l’ottimizzazione delle prestazioni dell’involucro edilizio (ottimo isolamento termico, installazione di idonei sistemi di schermatura solare); la realizzazione di impianti di riscaldamento, di raffrescamento e di illuminazione con elevati standard dal punto di vista energetico e con minore impatto sull’ambiente; la corretta gestione della ventilazione naturale e del raffrescamento passivo al fine di limitare l’uso di impianti di condizionamento estivo, responsabili dell’incremento dei consumi elettrici; la revisione della contrattualistica inerente ai servizi energetici (meccanismi di incentivi/disincentivi finanziari); l’introduzione di sistemi di contabilizzazione individuale dell’energia per la sensibilizzazione alla riduzione dei consumi."

Il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri:

“Noi gli ospedali li apriamo, non li chiudiamo mai, perché il diritto alla salute è il diritto alla vita. E oggi lo abbiamo ribadito e dimostrato aprendo ufficialmente il cantiere per la ristrutturazione e l’ampliamento dell’ospedale civile di Penne, un investimento complessivo di oltre 16milioni di euro utili a restituire piena efficienza al ‘San Massimo’, potenziando le strutture, gli ambulatori e i servizi, e a incrementare il personale per assicurare tutte le prestazioni necessarie. Avevamo promesso che non avremmo permesso la dismissione del nosocomio, ci siamo battuti in prima linea per impedirlo e oggi stiamo mantenendo gli impegni: Penne ripartirà con il suo Ospedale. Il ringraziamento va alle strutture tecniche e dirigenziali della Asl per l’obiettivo centrato, a dimostrazione di quanto sia rilevante, per l’attuale governo regionale, il territorio di Penne e tutta l’area vestina, e anche il suo comparto sanitario, sia nelle aree interne che sulla costa.  La prima urgenza per il ‘San Massimo’, non si discute, era ed è la riorganizzazione di un nosocomio dotato di tutti i servizi per assicurare alla struttura massima efficienza di intervento e permettere ai cittadini dell’intero comprensorio vestino di poter godere del proprio diritto alla salute

Era impensabile pensare di localizzare a Penne solo una sorta di presidio per la ‘stabilizzazione’ delle urgenze che poi, comunque, avrebbero dovuto subire un trasferimento in autoambulanza a Pescara per il ricovero e il trattamento. Con il governo Marsilio, invece, manteniamo gli impegni assunti, diamo sostanza alla lunga battaglia che per anni ci ha visti contrapposti a chi ha tentato di chiudere, di smantellare gli ospedali di Popoli e Penne, e sull’area vestina investiamo la cifra di 16milioni e 235mila euro, frutto dell’accordo di programma sottoscritto tra ministero della salute e Regione Abruzzo per l’accesso alle previsioni della legge finanziaria."

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