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Martedì, 30 Aprile 2024
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Alta tensione nel Pd di Montesilvano, tre consiglieri comunali contro la gestione del partito: "Pronti all'autosospensione"

La goccia che ha fatto traboccare è il vaso è stata l'elezione del segretario cittadino contro cui hanno presentato ricorso alla commissione Garantia del Partito democratico, ma per Fidanza, Saccone e Di Costanzo sono tante le cose che non vanno: "Bisogna rinnovarsi"

Tensioni nel Partito democratico a Montesilvano. L'elezione del segretario cittadino Daniele Scorrano non è piaciuta ai consiglieri comunali Enzo Fidanza, Romina Di Costanzo e Anonio Saccone che fanno sapere di aver già depositato il ricorso presso la commissioni di Garanzia nazionale, regionale e provinciale: se non si faranno passi indietro, annunciano, “siamo pronti ad autosospenderci”.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso quella dell'elezione del segretario cittadino per un conflitto interno che, in realtà, va avanti già da tempo e che riguarda proprio, riferiscono i consiglieri, profonde differenze di visione sulla gestione del circolo e il futuro del partito. Loro, affermano, sono quelli che supportati da una parte del gruppo dirigente cittadino, puntano ad un rinnovamento: gli altri il simbolo della continuità che continuano ad attribuire, incalzano i rappresentanti comunali del Pd, un un ruolo centrale a rappresentanti storici dell'organizzazione dirigente.

“La nostra parte politica ha dimostrato sin dall’inizio costanza e fermezza nel sostenere l'accettazione dell'esito referendario di consultazioni popolari riguardo alla fusione delle città di Montesilvano, Spoltore e Pescara, che rappresenta un'opportunità per ciascun territorio coinvolto nell'evoluzione di una nuova realtà urbana”, dichiarano Saccone, Di Costanzo e Fidanza ricordando che proprio quest'ultimo è stato eletto presidente della commissione Statuto della Nuova Pescara lavorando dunque attivamente e concludendo la bozza dello Statuto che il 4 settembre passerà al vaglio dell'assemblea costitutiva che si riunirà nella sala consiliare del Comune di Pescara. “Tuttavia – denunciano - questo risultato è stato raggiunto non senza difficoltà e senza alcun aiuto di raccordo e intermediazione politica da parte della federazione provinciale”.

Quindi il nuovo direttivo cittadino e l'elezione di Scorrano “in un congresso indetto in un momento di incertezza, dopo un commissariamento, con un numero limitato di iscritti (sole 22 tessere per una città di oltre 54 mila abitanti aventi diritto di voto), creando ulteriori controversie sulla legittimità delle decisioni prese”. A gettare benzina sul fuoco la recente convocazione di un'assemblea passata per WhatsApp da cui diversi iscritti sarebbero stati esclusi. “Dentro lo studio privato del segretario cittadino – denunciano ancora - è stato comunicato ai presenti l’elenco dei membri del Direttivo cittadino, del quale alcuni dei nominati erano completamente all’oscuro”.

I rappresentanti politici coinvolti riferiscono di aver tentato in varie occasioni nel corso di quasi quattro anni, di raggiungere una mediazione tra le diverse anime del partito, al fine di garantire un'unità che desse dignità a entrambe le anime. “Tuttavia – fanno presente – con grande rammarico, nonostante gli sforzi, ogni tentativo di dialogo sia interno, sia con il coinvolgimento dei vertici sovraordinati è stato vanificato dall'atteggiamento di completa chiusura e contrarietà”.

I consiglieri dem nel denunciare la mancata trasparenza e consultazione, affermando che “nonostante un accordo unitario raggiunto tre giorni prima a livello regionale con il completamento nella definizione degli organi di partito, la stessa proposta di mediazione raggiunta non ha trovato accoglimento a livello locale”

Insomma una crisi palpabile e palesata. Ora i ricorrenti sperano che il loro ricorso possa far luce su quanto accaduto garantendo una rappresentanza elettiva più equa e trasparente all'interno del partito, attraverso l’annullamento dell’elezione o l’apertura di un secondo circolo, anche alla luce delle importanti sfide elettorali.

“È imperativo – concludono Fidanza, Saccone e Di Costanzo - che si trovi al più presto una via per superare queste divisioni per lavorare verso un obiettivo comune nel servire al meglio gli interessi della nostra comunità e costruire un futuro solido per il nostro partito, anche alla luce degli importanti appuntamenti elettorali”. Se così non fosse sarà autosospensione.

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