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Lunedì, 29 Aprile 2024
mobilità Centro / Corso Vittorio Emanuele II

La Fiab promuove le nuove ciclabili di corso Vittorio Emanuele II: "Finalmente uno spazio riservato" [FOTO]

La sezione locale della Federazione italiana ambiente e bicicletta condivide la scelta fatta dall'amministrazione con cui, sebbene si tratti di piste monodireazionali attraversabili dalle auto per parcheggiare, si evidenza la necessità di tutelare gli utenti deboli

I lavori devono essere completati, ma per quella che è l'impostazione generale la Fiab  “promuove” le nuove piste ciclabili di corso Vittorio Emanuele. Sebbene siano monodirezionali (una in direzione nord e l'altra in direzione sud) e valicabili per consentire la sosta delle auto e dunque bianche e tratteggiate, quello realizzato è comunque “uno spazio riservato che esclude tutti gli altri se non per gli attraversamenti come recita chiaramente la norma. Addirittura – aggiunge la Fiab – il rischio di incidente per l'apertura incauta dello sportello di un'auto potrebbe venir meno per la presenza sull'asse viario interessato, di un franco stradale neutro tra il parcheggio e la pista denominato proprio 'door lane' e cioè 'corsia dello sportello'”.

La Fiab promuove le nuove ciclabili di corso Vittorio Emanuele II: le foto

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Corsie non riservate dunque, ma che comunque riconoscono uno spazio individuabile grazie alla segnaletica che si dovrà ora completare, che di fatto, afferma la Fiab, tutela i più deboli su un'arteria stradale dove i pericoli per chi si muove in bicicletta sono sempre stati. La normativa di riferimento, spiega la sezione locale della Federazione italiana ambiente e bicicletta, è stata elaborata durante il covid. “Venne introdotta anche per agevolare la mobilità ciclistica individuale, cioè meno soggetta a rischio di contagio, almeno rispetto a quella del trasporto bus o automobilistico privato, ma anche per certi versi – spiega -, per contrastare il massiccio ricorso alle auto con un solo passeggero a bordo. Una scelta purtroppo valida ieri come anche oggi, perché il tasso di occupazione di un’auto è poco superiore a 1, e al contempo l’auto occupa tantissimo territorio, quando è in movimento e soprattutto da ferma”.

“Ancorché quindi legate ad una misura di emergenza, poi sedimentata nel codice della strada, al comma 12-bis dell’articolo 3 (definizioni stradali e di traffico), dette corsie ciclabili costituiscono a nostro avviso un presidio della strada molto prezioso per l’utenza debole a due ruote”, afferma dunque la Fiab. “A prescindere dalle corsie, le bici, e i monopattini, transitavano e transitano già su questa via, ma in modalità incerta e pericolosa, quasi 'soccombente'. Ad oggi viene riconosciuto loro uno spazio riservato, anzi che esclude tutti gli altri, se non per attraversamenti”, ribadisce la federazione ricordando che “una delle più malsane abitudini degli automobilisti è parcheggiare in seconda fila: in tal caso, da oggi su questa strada significherà parcheggiare su una corsia ciclabile. E’ una pratica vietata e oggi la presenza di una corsia 'scritta per terra', oltre che sulla carta, rende più rivendicabile quello spazio. Inoltre gli automobilisti adesso 'vedono' meglio la ripartizione del territorio viario: ciò costituisce un segno informativo e formativo per tutti”.

Se dunque da parte della Fiab arriva il plauso all'amministrazione e l'assessorato alla mobilità per la scelta fatta l'auspicio è che si confermi nel tempo. “Il nostro auspicio – conclude infatti la Federazione - è che subentri e si consolidi l’abitudine alla scelta e al rispetto anche quando le linee, per usura, diventeranno più blande e meno riconoscibili. Lì si misurerà il grado di consapevolezza e maturità degli utenti della strada di Pescara”.

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