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Economia

Il sindacato Usb dopo gli arresti per corruzione: "Stop agli appalti nella sanità pubblica"

Il sindacato parla di troppi dubbi e ombre sugli appalti nella sanità pubblica, in riferimento alla vicenda riguardante gli arresti per presunta corruzione su un appalto della Asl di Pescara

Stop agli appalti nella sanità pubblica, con la politica locale e regionale che deve concentrarsi su questo cambio di passo senza tralasciare gli operatori impiegati in ditte esterne. Lo ha detto il sindacato Usb a seguito della vicenda che ha visto l'arresto di tre persone per una presunta corruzione in un appalto della Asl di Pescara, che ha visto poi il suicidio di Sabatino Trotta in carcere.

Il sindacato ricorda come, nonostante le denunce sindacali per le condizioni di lavoro del personale in appalto, nulla sia cambiato in un sistema privo di trasparenza.

Perché mentre le indagini della magistratura seguiranno il proprio corso, gli abruzzesi hanno bisogno di trasparenza e sicurezza ed è ora che si metta un punto fermo sulle esternalizzazioni che in vent'anni non hanno portato miglioramenti sostanziali al sistema sanitario regionale, ai lavoratori e ai cittadini.

In un momento del genere non abbiamo bisogno di altra benzina sul fuoco, ma di un sistema sanitario regionale potenziato, che vada sempre più verso i cittadini, che tuteli e valorizzi le esperienze maturate dai lavoratori oggi in appalto per il bene della salute pubblica.

Per questo, il sindacato Usb chiede a Regione e Asl di evitare qualsiasi rischio di interruzione di un servizio delicato come quello della salute mentale, per il bene dei pazienti, delle loro famiglie e dei lavoratori.

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