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Economia

Nel Pescarese oltre 3mila infortuni sul lavoro nei primi undici mesi del 2022, la Cgil: "Altro anno funesto per tutta la regione"

Il sindacato commenta i dati Inail di Abruzzo e Molise e sottolinea come anche se quelli mortali siano in calo lo si debba anche alla questione covid e a denunciare sono sempre di più le donne: "I controlli vanno potenziati e le aziende devono investire in sicurezza"

Sono stati 3.072 gli incidenti sul lavoro denunciati nella provincia di Pescara nei primi 11 mesi del 2022. Peggio, sul territorio, hanno fatto Chieti con 4.616 denunce e Teramo con 3.072. Ultima L'Aquila dove comunque se ne contano 2.777. Complessivamente in Abruzzo le denunce sono state 14.774.

Gli infortuni sul lavoro in Abruzzo

Complessivamente in Abruzzo (dati Inail) gli infortuni sono stati il 41 per cento in più rispetto al 2021 con il Molise che ha visto una crescita del 46 per cento.

“Si chiude un anno ancora funesto per gli infortuni sul lavoro in Abruzzo e in Molise. Sebbene i dati al momento si fermino al 30 novembre 2022, si può già registrare un aumento degli incidenti rispetto all'intero 2021”, commentano il segretario Francesco Spina e il coordinatore regionale Inca (Istituto nazionale confederale di assistenza) del sindacato Mirco D'Ignazio.

Per quanto concerne la nostra regione tra l'altro, quasi la metà degli infortuni e cioè il 45 per cento ha coinvolto le donne: “una percentuale più alta di quella del numero delle donne occupate, a conferma che troppo spesso l'occupazione femminile, oltre ad essere peggio retribuita, è anche più rischiosa”, aggiungono Spina e D'Ignazio.

Se è vero, come emerso dai primi dati Inail, che calano gli infortuni mortali, va sottolineato come su questo dato sottolinea la Cgil, influisce fortemente il covid. A dimostrarlo i numeri dato che, spiega il sindacato, erano 37 quelli complessivi nel 2021 di cui 15 a causa dei contagi, mentre sono stati 20 nel 2022 senza nessun caso attribuibile al coronavirus. A far peggio sul fronte delle morti bianche Chieti e L'Aquila dove sul lavoro sono morte sei persone. Queste, chiosano Spina e D'Ignazio “le province più falcidiate da questa drammatica tragedia” con L'Aquila “che tra l'altro evidenzia il preoccupante dato di un infortunio mortale ogni 463, rapporto ben più basso di quello regionale pari ad uno ogni 739. Sono stati 5 i morti in provincia di Teramo e 3 in quella di Pescara”.

“Numeri che da un lato confermano l'emergenza sicurezza sul lavoro e dall'altro testimoniano quanto urgenti siano azioni ed investimenti affinché si inverta questo trend – proseguono -. Vanno potenziati gli enti preposti ai controlli così come vanno pretesi investimenti dalle aziende: investimenti in cultura della sicurezza e in macchinari, tecnologie e manutenzioni che impediscano che un turno di lavoro possa trasformarsi in un turno di morte”.

Gli infortuni sul lavoro in Molise

Quindi il Molise che ha registrato 704 infortuni in più denunciati all'Inail rispetto al 2021. Fino a novembre dell'anno precedente erano 1.546 mentre nel 2022 sono stati 2.250 con un'alta percentuale di donne coinvolte (41 per cento, con 926 casi). Sono state 1.612 le denunce di incidenti in provincia di Campobasso, mentre 638 quelle in provincia di Isernia, fa sapere la Cgil. Gli incidenti mortali nel 2022 sono stati 5 a fronte dei 17 (di cui 8 per Covid) del 2021. Di questi 4 (di cui 1 in itinere) hanno riguardato la provincia di Campobasso, mentre uno quella di Isernia, con un incidente nel percorso casa-lavoro che ha visto coinvolta una donna di 46 anni di origine straniera.

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