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Economia

I costi dell’energia e la mancanza di anidride carbonica mettono in crisi la filiera agroalimentare, l'allarme della Cisl

Il sindacato Cisl Abruzzo-Molise lancia l'allarme riguardo a quello che sta diventando, in poco tempo, un problema insostenibile

Le bollette impazzite con i costi dell’energia alle stelle e la mancanza di anidride carbonica mettono in crisi la filiera agroalimentare.
A lanciare il grido d'allarme è il sindacato Cisl Abruzzo-Molise. 

«In questa assurda e incomprensibile campagna elettorale, purtroppo, si sentono e leggono solo vecchi e noti slogan vuoti rispetto alla situazione economica e occupazionale attuale», dice Franco Pescara, segretario generale della Fai Cisl Abruzzo-Molise, alla notizia del continuo aumento sproporzionato del costo dell’energia e dell’introvabile anidride carbonica.

Pescara poi aggiunge: «Come se in questi 2 anni nulla è successo. Non si interessano, i politici, se metà degli aventi diritto, non votano. Sanno benissimo che, con questa legge elettorale, molti saranno eletti senza preferenze. Così non pensiamo al futuro positivo collettivo, ma a un futuro, forse 5 anni, positivo per i pochi». Da mesi il settore alimentare sta denunciando le forti difficoltà che sta vivendo.

«È incomprensibile il ritardo nel trovare, insieme aziende, sindacato e istituzioni, le giuste e doverose risposte», denuncia Pescara, «le aziende, agricole e alimentari non hanno lunga vita con questi assurdi costi che, ricordiamo dal 2021, stanno distruggendo il lavoro. Perché, cosa nota ma bene ricordare, le aziende esistono se ci sono i lavoratori e viceversa. Nel frattempo, per non farci mancare niente, c’è un'invasione di prodotto alimentare estero. Una buona notizia ci è giunta dalla Regione Basilicata sul prezzo del gas, cosa possono fare di uguale le regioni Abruzzo e Molise? Anidride carbonica, imballaggi, tappi ed etichette sono scarsamente trovabili, e sono fondamentali per l’industria alimentare, cosa aspettiamo ad intervenire?».

Questa la conclusione del segretario del sindacato Fai Cisl: «Non è più rinviabile, a maggior ragione oggi che siamo in campagna elettorale, avviare tavoli che rispondano a queste gravi situazioni. L’agricoltura e l’industria alimentare, con le lavoratrici e lavoratori sono preoccupati del loro futuro. I candidati al parlamento ci illustrino le loro proposte e programmi per il nostro settore agroalimentare e noi, come sindacato, siamo pronti ad interloquire con loro se vogliono aprirsi a confronti seri su aspetti sociali. Non facciano l’errore di essere sordi oggi, il domani è alle porte, e non sembra così roseo».

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