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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Colecchi (Federturismo) sul possibile stop agli impianti da sci per il Covid: "Impensabile, si può lavorare in sicurezza"

Dario Colecchi, imprenditore di settore e presidente di Federturismo Abruzzo e di Abruzzo Innovazione Turismo, interviene in merito alla possibilità di un nuovo stop con l'aumentare dei contagi anche nella nostra regione

Nessun nuovo stop per gli impianti da sci, ma al limite qualche restrizione in più con la risalita dei contagi. Il commento arriva da Dario Colecchi, imprenditore di settore e presidente di Federturismo Abruzzo e di Abruzzo Innovazione Turismo sentito dall'Adnkronos in merito alle voci riguardanti possibili stop agli impianti dovuti all'aumento dei contagi registrato anche nelle ultime settimane in Abruzzo. Colecchi ricorda che per un anno e mezzo c'è stato lo stop fra il 2020 e 2021 che ha portato ad un vero dramma economico unito anche al clima d'incertezza del periodo invernale e primaverile del 2021 con i continui rinvii delle riaperture

"Un bacino sciistico (Aremogna-Pizzalto-Monte Pratello) come quello di Roccaraso con 28 impianti di vario tipo, cinque cabinovie per circa cento chilometri di piste che, da sempre, è il punto di riferimento per gli appassionati degli sport invernali anche di Campania, Lazio e Puglia. Un bacino che ogni anno ospita oltre quattro milioni di turisti. Ora dobbiamo tornare al lavoro, perché le condizioni, anche di sicurezza, ci sono tutte. Al massimo si potrà limitare, in ovovie e cabinovie chiuse, la capienza all'80 per cento. Per il resto si scia all'aperto. Stiamo investendo per la ripartenza; adesso aspettiamo solo la neve, che speriamo arrivi per Sant'Ambrogio o per le feste di Natale"

In primavera era stato firmato l'accordo fra le associazioni dei maestri di sci e dei gestori degli impianti per la riapertura in sicurezza rispettando diversi parametri, fra cui l'obbligo dell’utilizzo della mascherina chirurgica o superiore (Ffp2) negli spazi comuni e sugli impianti di risalita, percorsi che garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno un metro e capienze ridotte all'80% per le seggiovie con chiusura delle cupole paravento, per le cabinovie e le funivie mentre le seggiovie potranno avere una capienza del 100%.

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