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Cucinelli sbarca a Penne con il suo stabilimento di alta moda: "Siete un'eccellenza mondiale con le vostre maestranze" [FOTO]

L'imprenditore umbro è arrivato a Penne, nella sala consiliare, per presentare la sua attività che nel giro di 2 anni conta di reclutare complessivamente circa 300 dipendenti

Grande accoglienza per Brunello Cucinelli, l'imprenditore umbro noto in tutto il mondo per i suoi abiti di alta moda, che mercoledì 22 novembre è arrivato a Penne per presentare il suo stabilimento di produzione già in parte operativo nella zona del ponte di Sant'Antonio, in quello che l'amministrazione comunale vestina intende far diventare un vero e proprio polo nazionale e internazionale della sartoria di altissimo livello. La presentazione è avvenuta all'interno della sala consiliare del Comune di Penne, alla presenza del sindaco Gilberto Petrucci, del presidente della Regione Marco Marsilio e del presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri. Presenti anche tanti consiglieri regionali e provinciali, il rettore dell'università d'Annunzio Liborio Stuppia e i sindaci dell'area vestina.

Ad aprire gli interventi il primo cittadino Petrucci che ha parlato di una giornata storica e importante non solo per Penne, ma per tutta l'area vestina che potrebbe vedere una svolta positiva nei prossimi anni sul fronte dell'occupazione grazie all'investimento fatto da Cucinelli, ma anche per raggiungere l'obiettivo di creare un polo dell'alta moda di livello anche grazie agli interessamenti che altri marchi hanno avuto in questi mesi verso nuove produzioni sul territorio del ponte di Sant'Antonio:

"Ringrazio Brunello Cucinelli e la sua azienda, e la sua decisione di investire a Penne certifica la grande competenza e tradizione vestina per l'alta moda sartoriale. Penne d'altronde da decenni è un punto di riferimento sartoriale, ricordando Nazareno Fonticoli che ebbe l'intuizione di portare fuori dai confini regionali la qualità della nostra satroria. Sono qui a rappresentare non solo il mio ringraziamento, ma quello di tutti i sindaci vestini e penso positivamente al futuro occupazionale dei nostri giovani. Abbiamo lavorato tanto in questi mesi con un percorso trasparente che ci ha permesso di arrivare all'apertura del primo stabilimento, e ringrazio il presidente Marsilio per il suo sostegno. Ma abbiamo anche altri progetti, come il Masterplan relativo alla formazione del personale per l'alta moda, e davvero spero che dopo i problemi vissuti con il terremoto, ora si apra un nuovo capitolo per Penne e per tutti i comuni della zona".

Il presidente Marsilio ha dichiarato:

"Ringrazio l'amministrazione Petrucci e il sindaco qui presente per aver dimostrato capacità nel riuscire ad amministrare una città che ha vissuto momenti difficili. Quando sono stato eletto ormai quasi 5 anni fa, sono venuto a Penne e ho trovato una situazione difficile per il terremoto che ha colpito in parte anche quest'area del Pescarese. Una città in depressione industriale per i licenziamenti annunciati dalla Brioni, poi in parte contenuti anche grazie al lavoro fatto dalla Regione e dai sindacati. L'ospedale era in condizioni di quasi chiusura o comunque forte declassamento,e anche qui abbiamo investito per riuscire a farlo tornare un polo sanitario centrale per l'area vestina. Si sta rilanciando ora anche l'attività industriale e come possiamo vedere con Cucinelli, si pensa in positivo al futuro con investimenti importanti. Spesso abbiamo incontrato imprenditori nel resto d'Abruzzo che lamentano mancanza di maestranze professionali: qui per l'alta moda è avvenuto l'esatto contrario, abbiamo pesonale specializzato e di altissimo livello che aveva bisogno di imprenditori pronti ad investire. Grazie a imprenditori come Cucinelli questa sfida di rilanciare l'occupazione e i brand di alto livello abruzzesi può essere vinta. La sartoria di alto livello necessità di manualità uniche che qui, grazie alla tradizione che è stata mantenuta nelle generazioni, ci sono. Abbiamo voluto creare un percorso che oggi porta ad avere grandi benefici per chi investe qui con la Zes, e dunque l'auspicio è che molti altri imprenditori facciano questo percorso per dare un solido futuro all'entroterra pescarese. Da parte nostra come istituzioni siamo sempre pronti a lavorare al loro fianco".

Cucinelli ha poi spiegato quali sono le moptivazioni che lo hanno portato ad investire su Penne e la sua filosofia aziendale:

"Intanto sono io che voglio ringraziare voi e la vostra comunità per avermi dato la possibilità di investire qui. Penne e il vostro territorio sono un'eccellenza mondiale per gli abiti da uomo cuciti a mano di altissimo livello, e dunque per me è una grande occasione poter contare su maestranze di grandissima professionalità, un artigianato unico che voglio sostenere con il marchio Cucinelli. Mi avete accolto rapidamente e con grande efficienza, e il nostro obiettivo è continuare ad investire qui per 10, 20 e 30 anni. Dobbiamo credere nella forza della creatività e dell'abilità del nostro Paese: l'Italia è un grande Paese, siamo gente seria e capace di rializarsi e lavorare a livelli di eccellenza mondiale e non dobbiamo avere paura. La paura ferma la crescita e ferma il futuro dei nostri giovani. Siete i primi al mondo per gli abiti a mano maschili: quando venimmo qui la prima volta abbiamo subito chiarito i nostri punti fermi: ci vogliono fabbriche belle, che invogliano a lavorare. Voi mandereste i vostri figli a lavorare in posti senza luce naturale, senza finestre? Per lavorare bene ci vuole dignità non solo economica ma anche culturale e professionale. Perchè se i dipendenti non sono felici, non sono motivati rendono molto meno rispetto a quello che potrebbero. Le condizioni di lavoro di un essere umano sono al centro del dibattito oggi: gli impiegati hanno le loro postazioni, i loro uffici. Ma l'operaio che lavora in produzione deve guadagnare bene, e serve quindi una sostenibilità economica.

E anche una sostenibilità morale, culturale e spirituale: se mi tratti bene io sono più creativo.  La pausa pranzo dev'essere giusta, sembrano cose relativamente marginali ma non lo sono. Dobbiamo cambiare radicalmente di fondo le condizioni di lavoro degli operai: le metodologie di 50 60 anni fa sono sorpassate e nemmeno più convenienti. Quindi dobbiamo sostenere i nostri giovani, dando loro possibilità lavorative dignitose. Se riusciamo a cambiare questo, noi avremo per i prossimi 10, 20, 30 anni un vantaggio notevole. L'intelligenza artificiale di cui tanto si parla da sola non va da nessuna parte: può sostenere una parte del mondo del lavoro ma i creativi e gli artigiani serviranno sempre e saranno sempre più importanti. Anche sul fronte dei salari, non si può ragionare con aumenti di 240 eur negli ultimi 4 anni. Una cosa inaccettabile e quindi dobbiamo affidarci alle scuole, scuole tecniche dove però i giovani sapranno che una volta diplomati avranno un bel posto di lavoro, un buon salario e condizioni giuste di lavoro. Noi siamo venuti qui seriamente perchè voi sapete fare questo mestiere: siamo partiti da 70 80 persone per arrivare fra 3 anni ad essere attorno a 300 320 dipendenti. Qui avete delle mani vere, e i salari devono essere diversi: pensate che noi proprietari di azienda con appena l'investimento dell'1% del fatturato possiamo veramente cambiare le condizioni di lavoro degli operai. Grazie di aversi ospitato ancora. Conoscevo benissimo la famiglia Brioni che è un'eccellenza che non ha bisogno di presentazioni. Io mi ispiro sempre a tre principi del diritto romano di oltre duemila anni fa: comportati bene, non fare danni a nessuno e a ognuno il suo. Lavorare in un paesino da dove veniamo noi Cucinelli, che è un pò più piccolo di Penne, è straordinario ed ha il suo fascino: la sera ci ritroviamo al bar, i rapporti sono veri e forti. Ci vogliamo tutti bene"

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