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Previste nuove assunzioni di lavoro in Abruzzo, ma gli studenti scelgono le scuole sbagliate

Mancano persone formate in Abruzzo e in genere nell’intera area del Centro Italia

Mancano persone formate in Abruzzo e in genere nell’intera area del Centro Italia. Sono previste nuove assunzioni per un totale di 342.040 solamente nella zona centrale della Penisola, ma non ci sono figure professionali adeguatamente preparate.

È quanto si evince dall’ultimo rapporto fornito da Unioncamere, incentrato sul quadro di ingresso dei lavoratori nel periodo novembre 2019-gennaio 2020, in Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Umbria, Molise e, per l’appunto, l’Abruzzo.

L’analisi mostra una buona vitalità del tessuto produttivo-imprenditoriale locale ma uno scarso riscontro di figure professionali. Il mismatch ha ormai raggiunto livelli record.

Tra i profili che scarseggiano nella nostra regione, quindi anche a Pescara, figurano principalmente ingegneri e informatici, tecnici, impiegati e operai nei settori edile, chimico e metalmeccanico e anche cuochi e camerieri, per quanto riguarda il ramo turistico-alberghiero.

Il dato fa davvero pensare, considerando che la disoccupazione giovanile in Italia è intorno al 30%.

Cosa fare?

Qualche dritta arriva da Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, che dichiara importante:

un tempestivo orientamento dei giovani, rendendoli consapevoli insieme alle famiglie delle opportunità reali del mercato del lavoro. Da qui a 5 anni, 6 nuovi occupati su 10 dovranno avere una laurea o un diploma, con una formazione specifica in materia di digitale e green economy e/o competenze tecniche.

Sabrina De Santis, responsabile Education di Federmeccanica, racconta:

In Emilia Romagna, così come in Toscana, Abruzzo, Umbria ormai in un caso su due le aziende metalmeccaniche non riescono a trovare manodopera specializzata. E lo stesso vale per i periti metalmeccanici cercati anche da altri settori.

È ormai urgente una strategia nazionale sulla scuola. Un piano straordinario di orientamento verso le materie Stem anche attraverso la formazione dei docenti, in particolare quelli delle medie, e rafforzare il legame con le imprese.

Purtroppo, ancora oggi, si sceglie la scuola non tenendo conto dei possibili sbocchi occupazionali e questo crea un forte blocco nel già debole rapporto tra domanda e offerta.

Abruzzo: i lavoratori più richiesti

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Grafico di Unioncamere – Anpal, Sistema Informativo Excelsior 2019.

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