rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità

La parola chiave dello Statuto provvisorio della Nuova Pescara è "partecipazione": le scelte vanno condivise con i cittadini

Previsto un "Regolamento della partecipazione" tra assemblee civiche e consulte. Tra le novità anche le commissioni d'inchiesta che potrà istituire il consiglio comunale cui si darà anche l'eventuale compito di valutare i comportamenti dei componenti degli uffici comunali

Le divergenze sono state evidenti, così come il fatto che Montesilvano e Spoltore alla fine hanno alzato la voce al momento dell'approvazione della bozza si Statuto della Nuova Pescara con tra l'altro il nome della città indicato proprio con questo toponimo.

Al di là delle polemiche il documento che prevede il Comune di Pescara come sede della nuova realtà, alla fine è passato nei tempi previsti e se c'è chi auspica cambiamenti e migliorie con la polemica su possibili "poltronifici" che nelle settimane scorse l'ha fatta da padrona, la parola più presente all'interno dell'atto sembra essere quella della “partecipazione” tanto da essere previsto un vero e proprio regolamento. L'idea, dunque, sarebbe quella di dare ai cittadini ampio spazio nelle scelte che il Comune vero e proprio sarà chiamato a fare.

Il Regolamento della partecipazione

D'altra parte proprio in uno dei primi dei 116 articoli si legge che “il Comune assicura la più ampia partecipazione dei cittadini e dei singoli associati nella gestione della città e garantisce un'efficace, completa, imparziale formazione sull'operato e sulle scelte”.

Partecipazione che sarà dunque richiesta anche per la pianificazione territoriale con l'amministrazione che si assume il compito di avere un dialogo aperto con i comitati civici e le associazioni. Si prevedono dunque anche le assemblee civiche per cui, su richiesta di un congruo numeri di cittadini che sarà stabilito dal regolamento della partecipazione, potrà convocare assemblee pubbliche con referenti delle categorie sociali, economiche e culturali per parlare dei problemi da loro stessi sollevati.

Non solo, ci saranno anche le Consulte cittadine e cioè, si legge ancora nel documento, “organismi volti a favorire l'aggregazione di interessi diffusi, valorizzare e promuovere la partecipazione di libere forme associative, organizzazioni di volontariato, categorie professionali ed economiche, organizzazioni sindacali, enti e istituzioni dell'amministrazione attraverso l'adozione di proposte o pareri”. A discrezione del consiglio comunale anche quella di istituire vere e proprie Consulte di cui faranno parte esperti indicati dalle associazioni iscritte all'albo comunale e dotati dei requisiti previsti sempre dal regolamento della partecipazione. Organismi che dunque darebbero una risposta allo spesso lamentato confronto proprio con le associazioni del territorio sulle scelte fatte dall'amministrazione come diverse scelte fatte su Pescara hanno fatto emergere con le stesse, compresi i comitati, che si sono alla fine riuniti con 40 sigle scese in piazza Sacro Cuore per protestare nel mese di marzo.

Previsto anche un “bilancio partecipativo” proprio per far sì che anche chi vive nella Nuova Pescara possa dire la sua sulla programmazione che l'amministrazione che guiderà la nuova realtà intenderà fare.

Sempre nel'ottica della partecipazione l'amministrazione potrà anche organizzare forum e audizioni per conoscere l'orientamento dei cittadini con questi ultimi che potranno presentare istanze petizioni, proposte, segnalazioni e reclami diretti al sindaco o al presidente del consiglio comunale, che, specifica lo Statuto, “si impegnano a sottoporre alla giunta o alle commissioni” le criticità sollevate. Resta quindi quello che al Comune di Pescara si chiama “Question time” ovvero la possibilità di portare proprie interrogazioni in consiglio comunale Per quanto riguarda le petizioni e le proposte da avanzare le stesse dovranno essere sottoscritte almeno da 500 persone. In caso di referendum consultivi, propositivi o di indirizzo proposti sarà il collegio dei garanti a giudicarne l'ammissibilità.

I garanti

In tema “garanzia” queste quindi le figure di tutela previste: il garante per i diritti della persona disabile, il garante per i diritti degli animali, il garante per i diritti delle persone private della libertà personale, garante per i diritti della terza età, garante dei diritti degli studenti universitari, garante dei diritti dei minori.

La composizione dei municipi

Il voto della bozza di Statuto ha quindi confermato la composizione dei municipi che saranno i quattro già indicati e cioè quello di Montesilvano, quello di Spoltore e per Pescara quello di Castellammare e quello di Portanuova con il primo che avrà 12 consiglieri e gli altri che ne avranno ognuno 16. Ogni municipio avrà quindi il suo consiglio municipale, un presidente, un vicepresidente e una giunta con la Conferenza dei municipi chiamata a raccordarsi con il Comune. Lo status dei consiglieri municipali, si specifica, è equiparato a quello dei consiglieri comunali. Oltre alle commissioni permanenti i municipi potranno anche prevedere la costituzione di commissioni speciali cui sarà dato il compito di fare indagini conoscitive, studi e ricerche utili al funzionamento dei municipi.

Le commissioni di indagine

Particolarmente interessante l'articolo 73 con cui si istituisce la possibilità per il consiglio comunale di istituire commissioni di indagine “con facoltà di svolgere accertamenti anche sui fatti, provvedimenti e comportamenti tenuti dai componenti degli uffici comunali”. Un passaggio che fa tornare alla mente uno scontro andato in scena in consiglio comunale sull'operato dell'ex dirigente del settore Lavori Pubblici Fabrizio Tristi travolto poi dall'inchiesta Tana delle Tigri. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La parola chiave dello Statuto provvisorio della Nuova Pescara è "partecipazione": le scelte vanno condivise con i cittadini

IlPescara è in caricamento