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Venerdì, 26 Aprile 2024
Salute

Caduta dei capelli: cosa mangiare per contrastarla (ed evitarla)

Tra le cause anche la malnutrizione

Mangiare bene e in modo sano serve a tutto il nostro corpo per stare bene, capelli compresi. Ecco perché è necessario apportare il giusto nutrimento necessario per avere una chioma sempre folta e lucida, una chioma che sta bene. I cibi giusti possono aiutare anche a prevenire la caduta dei capelli.

La malnutrizione e l’abuso di junk food (cibo spazzatura) favorisce, invece, il malessere dei capelli quindi la possibile caduta.

Alimenti e capelli: cosa dobbiamo sapere

A proposito del nutrimento dei capelli che possiamo fornire attraverso l’alimentazione, è intervenuto il dottor Angelo Labrozzi, farmacista, collaboratore con l’Università di Chieti-Pescara nell'ambito della tricologia, esperto nello studio della caduta dei capelli e ideatore del Metodo Di Nardo.

“Sia per la pelle sia per i capelli la salute passa attraverso i cibi che mettiamo nel piatto ed esistono 3 alimenti che mantengono in salute i nostri capelli:

  • il salmone, importante fonte di Omega 3, favorisce il benessere del capello e della cute evitando che si disidrati, è ricco di vitamine del gruppo B, in particolare la biotina, che aiuta la ricrescita del capello, e contiene una buona dose di ferro, ingrediente che contribuisce al meccanismo che porta ossigeno ai nostri capelli e ai nostri tessuti;
  • altro alimento da privilegiare sono le uova, consumandole una o due volte a settimana, possono nutrire i capelli e la cute, poiché contengono ferro e molte vitamine del gruppo B;
  • il terzo alimento è la frutta, sia secca che fresca, in questo caso meglio se di stagione, come arance e kiwi, ricchi di vitamina C che rallenta l’invecchiamento del bulbo e la caduta dei capelli”.

Integratori alimentari per capelli

Per far fronte a problematiche esistenti, patologie e carenze nutrizionali, oltre che a periodi di forte stress, tornano utili gli integratori alimentari per capelli.

Ci sono infatti delle sostanze che contribuiscono alla riduzione della naturale caduta dei capelli. Secondo il dottor Labrozzi: “attualmente in commercio sono presenti diversi integratori validi però, secondo la mia esperienza, molte volte sono sufficienti solo una parte di queste sostanze. Immaginiamo la capsula, al cui interno ci sono tutte le sostanze benefiche, come se fosse un carrello. Ne esistono di varie grandezze, in uno troppo piccolo non entra tutto ciò che serve, uno troppo grande hai difficoltà a passare tra le corsie, quindi a livello di capienza, l’ideale è il carrello medio. La stessa cosa vale per la capsula, se troppo grande, diventa difficile da ingerire.

Ora immaginiamo di poter decidere cosa inserire nel carrello, però, siamo vincolati dalla grandezza del carrello scelto. Pensiamo alle sostanze degli integratori come a dei palloni da calcio. Nel carrello possiamo metterne tre. Possiamo anche aumentare il numero dei palloni, però andrà diminuita la loro dimensione. Per farlo i palloni vanno trasformati in palline da tennis. Ma la quantità di ogni ingrediente cambia tra il pallone e la pallina. Questo per spiegare cosa accade quando in una sola capsula sono presenti tutte le sostanze, il dosaggio di ciascuna si abbassa e non permette di raggiungere il quantitativo necessario per avere l'effetto desiderato. Ciò nonostante, a causa di pubblicità ingannevoli, molte persone pensano che un integratore con più componenti sia più completo e quindi migliore. Invece è solo meno concentrato, quindi meno efficace.”

Caduta dei capelli e problemi personali

La perdita dei capelli può essere fonte di grande sofferenza nonché di stress. C’è chi prova disagio e chi invece “esprime” un problema personale, solitamente emotivo.

Tanti sono i motivi legati alla perdita dei capelli, anche solamente un momento di cambiamento. Tuttavia è sbagliato avere un approccio generalista. Possono entrare in gioco, in tal senso, fattori come stress, metabolismo, alimentazione sbagliata, alterazioni ormonali o sviluppo eccessivo di radicali liberi. Ogni caso è però differente.

“Partendo da tale presupposto, è fondamentale prevedere prima di qualsiasi intervento l’analisi della struttura e delle diverse fasi di crescita del capello così come delle sue abitudini quotidiane, al fine di capire le cause del deterioramento del cuoio capelluto e quindi provare a porvi rimedio con un integratore naturale specifico, senza ricorrere a interventi chirurgici invasivi e medicinali”, conclude il dottor Labrozzi.

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