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Lunedì, 29 Aprile 2024

VIDEO | Contro l'asilo in via della Fornace Bizzari i residenti si rivolgono a corte di conti, procura, prefettura e guardia di finanza

Con una informativa Antonio Dichiarante, componente del comitato nato per difendere l'area verde, chiede di verificare "eventuali posizioni censurabili" anche in relazione a un possibile danno erariale: "Il parco c'è, perché devono distruggerlo?"

Antonio Dichiarante, residente e componente del comitato di quartiere nato a difesa del parco di via della Fornace Bizzarri a nome di chi si oppone al progetto di realizzazione dell'asilo all'interno dello spazio verde ha deciso di compiere un passo in più dopo aver saputo della deliberazione con cui la giunta ha deciso di ricorrere al consiglio di Stato contro la sentenza del Tar (Tribunale amministrativo regionale) che ha dato ragione ai residenti.

Della vicenda ora vuole che si interessino anche Corte dei Conti, il procuratore della Repubblica del tribunale di Pescara, il comando provinciale della guardia di finanza, il prefetto, il servizio centrale per il pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) presso la ragioneria generale dello Stato e ancora una volta il ministero dell'istruzione e del merito. È a loro che si chiede di verificare se vi siano “eventuali posizioni censurabili” visto l'iter che fin qui ha interessato la vicenda. Posizioni “censurabili” dal possibile danno erariale alla voltura catastale che avrebbe messo nelle mani dell'amministrazione del terreno di via Celestino V e fino all'annunciata intenzione di farne uno nuovo di parco, ma senza precise indicazioni. Cose queste che, afferma Dichiarante nella informativa inviata, nel ricorso al Tar non sarebbero però presenti. Altro tema sollevato proprio quello dell'area di via Celestino V indicata nelle delibere comunali che per i residenti dovrebbe dunque essere quella dove realizzare l'asilo, punto questo su cui davanti al Tribunale amministrativo regionale l'amministrazione ha sostenuto si trattasse di una mera indicazione della zona e non del luogo esatto in cui realizzare il plesso scolastico.

“Abbiamo inviato un informativa a tutti gli organi che possono darci una mano per la nostra iniziativa per portare in fondo il risultato che auspichiamo e cioè il salvataggio del parco”, spiega Dichiarante in riferimento proprio all'appresa notizia del ricorso al consiglio di Stato. Per quanto riguarda il danno erariale il riferimento è al punto 9 della delibera 130 del 22 febbraio 2022 dell'amministrazione là dove si dice che la realizzazione dell'asilo nido nel parco di via della Fornace Bizzarri “non comporta effetti diretti e indiretti sulla situazione economico e finanziaria”. “Ho rimesso al giudizio degli organi cui ho scritto – aggiunge – il giudizio sulla veridicità di questa frase dato che la giunta comunale decide di distruggere un parco che ha mantenuto per oltre vent'anni e poi dice che non c'è il danno erariale”.

Per quanto riguarda il parco sostitutivo, o meglio l'area verde come ha riferito il vicesindaco Gianni Santilli a IlPescara confermando il ricorso, “non ci hanno detto dove, come e con quali soldi: il parco in zona ce lo abbiamo esiste. Perché devono distruggerlo? - incalza Dichiarante -. Facciano l'asilo da un'altra parte e la pace è fatta”, dice ancora il residente sottolineando che i residenti il dialogo lo hanno sempre cercato, ma senza successo.

Quindi la voltura catastale che avrebbe rimesso nelle mani del Comune il terreno di via Celestino V che invece, ricorda ancora, sarebbe stato promesso al Banco Alimentare cui i cittadini hanno consegnato una lettera chiedendo allo stesso di fare un passo indietro. “Mi sembra ambigua la posizione dell'amministrazione”, dice ancora parlando di quella voltura datata 28 febbraio 2023 a fronte della quale, scrive nella informativa inviata agli organi istituzionali “il Comune ha sorprendentemente e ingiustificatamente manifestato l'intenzione di voler far retrocedere la detta voltura. Veramente non se ne comprendono gli scopi o forse con la mera ostinazione di escludere questa soluzione come alternativa alla scelta del sito avente le credenziali idonee a ricevere i fondi del pnrr destinati all'asilo in quel quartiere”.

Nel mentre i residenti cercano dunque nuovi appoggi per la loro battaglia si attende che il ricorso al consiglio di Stato venga depositato. Gli chiediamo quindi se temono di perderla alla fine questa battaglia nonostante la vittoria in primo grado: “noi siamo sereni – conclude Dichiarante – abbiamo vinto davanti al Tar, ma non ci siamo montati la testa. Continuiamo a voler dialogare e vogliamo soluzioni alternative. Una volta che avranno salvato il parco avranno il nostro sostegno per costruire l'asilo dove, come e quando vorranno”.

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