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Nuova Pescara, il centrodestra di Spoltore attacca l'amministrazione: "Vittorie di Pirro, nessuna visione sul ruolo del territorio"

L'accorpamento dei primi servizi e lo Statuto per i consiglieri d'opposizioni "non hanno senso" vista la "miopia politica" di questa e delle precedenti amministrazioni: "Nessuna proposta avanzata e spaccatura evidente"

La bozza di Statuto è stata firmata, le prime convenzioni per l'accorpamento di cinque servizi sottoscritte, ma l'amministrazione non avrebbe ad oggi nessuna “vera proposta di elaborazione progettuale, finalizzata alla valorizzatone dei territori di Spoltore nel nuovo Comune e all'efficientamento di servizi in favore di Spoltore”. Gli atti fin qui sottoscritti dunque “non hanno senso se prima Spoltore non reclama a gran voce le sue necessità”. A sostenerlo parlando di “applausi per le vittorie di Pirro” sono i consiglieri comunali di centrodestra che commentano così l'operato sin qui svolto in vista della fusione dall'amministrazione guidata da Chiara Trulli.

“In politica – scrivono in una nota congiunta il capogruppo Marco Della Torre e i consiglieri Agnese Ranghelli, Stelvio D'Ettorre e Pierpaolo Pace - la lungimiranza è una qualità fondamentale. Il suo contrario è la miopia politica che è poi quella che ha costituito da sempre il freno a qualsiasi serio progetto per la nostra città nel corso degli ultimi trent'anni”.

Per loro su quello che dovrà essere il ruolo di Spoltore al di là delle dichiarazioni per cui se ne vorrebbe fare il salotto culturale della Nuova Pescara, si è fermi a nove anni fa e cioè al referendum con cui si è deciso di dar vita alla realtà metropolitana che la unirà al capoluogo adriatico e Montesilvano. Si è fermi, incalzano i consiglieri di centrodestra, “al primo atto di un imponente lavoro, con uno Statuto approvato di recente solo alla terza votazione, senza il quorum della maggioranza assoluta da parte dei 75 consiglieri dei tre municipi coinvolti, ma con una profonda spaccatura che non fa ben sperare. Contrariamente a quanto ci si aspettava e agli slogan sbandierati sugli organi di stampa, è di tutta evidenza che la maggioranza a Spoltore non ha avanzato, dalla legge D’Alfonso a tutt’oggi, nessuna proposta sul destino del territorio, amplissimo rispetto agli altri due comuni”.

“D’altronde – proseguono -, non ci si poteva aspettare altro in una Spoltore che in trent’anni ha subito solo una cementificazione selvaggia, senza servizi, luoghi di aggregazione adeguati e lavori pubblici spesso promessi e progettati, raramente avviati o non ancora conclusi e con scarsi controlli, ed è doveroso da parte di un’opposizione attenta segnalarlo. I lavori per la prevenzione del dissesto idrogeologico, la riqualificazione del Belvedere, l’abbattimento del Mammut e i marciapiedi ancora in rifacimento, dovevano essere ultimati prima della kermesse dello Spoltore Ensemble, secondo quanto comunicato più volte dalla sindaca, sempre pronta a proclami a mezzo stampa. A proposito di quest’ultimo argomento – puntualizzano i consiglieri d'opposizione -, sentiamo parlare di rilancio come 'salotto della cultura' senza vantare nessun luogo chiuso che possa ospitare eventi culturali importanti nazionali e internazionali da mille posti, dopo 41 anni dell'Ensemble e ad oggi non è stato ancora nominato l’assessore al ramo, a seguito delle recenti e sorprendenti dimissioni, perdendo anche la possibilità di avere una prestigiosa serata della Settimana dannunziana. Per non parlare della clamorosa marcia indietro sulla querelle parco-rifugio (il nuovo canile) o il 'fermo biologico' sulla questione Arca, ancora a caro amico”.

Una situazione in cui, concludono i consiglieri, si continuerebbe ad avere un atteggiamento “irrispettoso”nei loro confronti come sarebbe accaduto anche nell'ultimo consiglio comunale, quello che ha portato all'approvazione delle cinque convenzioni per la Nuova Pescara e il “sì” allo slittamento della sua nascita al 2027. Una seduta nel corso della quale sarebbero andati in scena ancora una volta “atteggiamenti lesivi delle basilari regole della partecipazione democratica e dei diritti a rappresentare la voce dei molti cittadini di cui siamo portavoce, con mozioni e interrogazioni importanti disattese o rimandate, quali l’Ente manifestazioni e la maternità surrogata, con motivazioni risibili da parte della massima autorità comunale spesso surrogata da un presidente del consiglio comunale sempre più monocratico affiancato da un probabile neoassessore, il consigliere Burrani che rinforzerà il suo peso all’interno della giunta, e una sindaca sempre più ostaggio della stessa”.

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