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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Maxi sequestro di bigiotteria falsa e tossica e di articoli elettronici non sicuri [FOTO-VIDEO]

Il sequestro della merce è conseguente a un'ispezione della guardia di finanza in un negozio di Pescara gestito da un cittadino del Bangladesh

Orecchini, bracciali, collane, anelli, e preziosi ritenuti falsi e tossici, ma anche articoli elettronici non sicuri.
Sono migliaia i prodotti che non sarebbero in regola sequestrati lunedì 15 aprile, nella giornata nazionale del Made in Italy, dalla guardia di finanza del Comando provinciale di Pescara nell’ambito del piano d’azione “Stop Fake”, a tutela dei consumatori e della salute pubblica contro il commercio del tarocco e la riproduzione illecita dei beni.

I prodotti non sicuri sono stati trovati esposti in vetrina o sugli scaffali, fra la merce venduta regolarmente da un giovane negoziante, cittadino del Bangladesh, durante le ispezioni condotte dai finanzieri nei confronti delle attività di casalinghi e bigiotteria.

I pezzi di bigiotteria, sequestrati per mancanza di packaging adeguato e di informazioni sull’eventuale uso, nella loro realizzazione, di materiale tossico del tipo nichel, posti a contatto con la pelle possono scatenare molte reazioni allergiche per la presenza di elementi organici vietati dalla legge europea, perché provocano eczemi e arrossamenti. E anche l’utilizzo di materiale elettronico non sicuro e non conforme può comportare gravi rischi per la salute dei consumatori, quali, ad esempio, gravi ustioni derivanti da scosse elettriche, incendi causati da cortocircuiti o esplosioni dovute a batterie difettose e cavi danneggiati. Il legale rappresentante della società è stato segnalato alla Camera di Commercio competente per detenzione a fini di vendita di prodotti contraffatti. Nei suoi confronti è stata contestata una violazione amministrativa punita con una sanzione pecuniaria fino ad un massimo di 25mila euro. 

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In merito all’operazione conclusa il comandante provinciale, colonnello t.St Antonio Caputo, evidenzia che «il piano di azione Stop Fake delle Fiamme Gialle pescaresi, si inscrive nell’ambito del dispositivo a tutela del Made in Italy e della salute dei consumatori. In questo caso le indagini, partite dall’analisi dei flussi merceologici provenienti dall’Estremo Oriente, hanno consentito di mappare le attività delle società locali, quantificandone il rischio di contraffazione. La diagnosi investigativa e il conseguente follow up sul falso destinato al territorio della provincia, hanno portato, quindi, ad intervenire con sopralluoghi nei punti vendita target».

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