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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Mare inquinato, gli ambientalisti: "Le nostre previsioni erano giuste"

Gli ambientalisti del Forum H20 intervengono in merito all'apertura della stagione balneare con tre divieti in città e sui dati relativi alla salute pubblica diffusi dal consigliere Padovano

Il Forum H20 degli ambientalisti abruzzesi torna nuovamente sulla questione balneazione, dopo l'annuncio da parte del Comune dell'avvio della stagione estiva con tre divieti lungo le spiagge cittadine. Gli ambientalisti sottolineano come le previsioni siano state puntualmente rispettate, considerando che per rimuovere i divieti occorrono non solo diverse analisi positive consecutive ma anche la risoluzione delle problematiche che portano all'inquinamento delle acque.

"Sorprende che l'Assessore Scotolati non abbia imparato la lezione, visto che si affretta a sostenere che si chiederà la revoca dei divieti se si verificheranno due analisi positive consecutive. Ricordiamo per l'ennesima volta che la legge prevede che oltre ai due rilievi si debba dimostrare anche l'avvenuta risoluzione dei problemi di contaminazione, cioè l'eliminazione delle fonti di inquinamento. In questo caso il risanamento del fiume Pescara".

MARE, SI PARTE CON TRE DIVIETI

Gli ambientalisti commentano anche i dati sulla correlazione fra salute pubblica e balenabilità di Padovano: "Ai fini dell'interpretazione dei nessi causali tra esposizione e malattie ed eventuali trend questi dati valgono ZERO (anzi, sono fuorvianti) perchè basta evidenziare due tra le decine di falle dell'interpretazione tranquillizzante offerta: a)magari le poche segnalazioni di malattie potenzialmente ricollegabili alla balneazione da parte dei medici per il 2016 dimostrano solo che i divieti hanno funzionato e le persone non si sono esposte evitando di fare il bagno nelle aree rischiose proprio grazie ai cartelli finalmente visibili...; b)se non si ha il numero degli esposti (cioè quante persone erano presenti nei luoghi di potenziale esposizione, cioè il mare), se non si conoscono le ore di esposizione alla potenziale fonte di contaminazione, se non vi è un cogente controllo degli altri fattori di confusione (ad esempio, la temperatura, l'età delle persone ecc.), fattori che possono cambiare negli anni, quei dati non dicono nulla"

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