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Cronaca

Consumatore ottiene dal tribunale l'annullamento del contenzioso avviato dall'Aca

L'Aca Spa voleva ottenere presunti crediti per consumi di acqua risalenti al 2007 e sino al 2016

Una sentenza del tribunale di Pescara respinge l'appello riguardante il contenzioso per la fornitura d'acqua da parte dell'Aca.
Al termine di una lunga trafila giudiziaria, si chiude il caso di un consumatore che ha dovuto subire ben due gradi di giudizio azionati da Aca Spa per ottenere presunti crediti per consumi di acqua risalenti addirittura al 2007 e sino al 2016.

L’Aca, a distanza di anni, non avrebbe provato i consumi esatti dell’utente, ha preteso di addossargli diverse svariate migliaia di euro.

Ma in seguito dell’udienza che si è tenuta il 28 febbraio nel tribunale ordinario di Pescara, il giudice Ursoleo ha rigettato con sentenza l’appello presentato dall’Aca contro una precedente decisione del giudice di pace di Pescara, che aveva già rigettato la richiesta di pagamento per presunti insoluti della bolletta dell’acqua.

Dopo un'attenta analisi dei documenti depositati dalle parti, il tribunale ha respinto l’appello, non avendo l’Aca provato il suo credito. In sostanza, il tribunale di Pescara ha statuito che in materia condominiale non basterà all’Aca Spa provare il proprio credito complessivo nei riguardi del condominio, dovendo questi dimostrare le proprie ragioni creditorie nei riguardi del singolo condomino, il quale non potrà mai essere condannato in assenza di dati contabili certi che attestino la sua specifica posizione debitoria. L’utente, difeso dall’avvocato Antonio Di Monte, con studio a Pescara e a Roma, ha espresso tutta la sua soddisfazione dopo circa quattro anni di processi tra il primo e il secondo grado.

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