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Il sindaco Masci firma l'ordinanza per mettere in sicurezza l'area dei palazzi Clerico: 30 giorni per pulire e sgomberare tutto

Prima il sopralluogo della commissione Sicurezza, poi gli accertamenti dei vigili del fuoco e della Asl con questa che ha attestato le carenze igienico-sanitarie del luogo dov massiccia è la presenza di rifiuti e siringhe

Entro trenta giorni i ruderi dei palazzi Clerico dovranno essere messi in sicurezza. È quanto disposto da un'ordinanza a firma del sindaco Carlo Masci. Un provvedimento “contingibile ed urgente” al fine di “prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana”.

La decisione arriva a pochi giorni dal sopralluogo fatto dalla commissione comunale Sicurezza presieduta da Armando Foschi che ha visto l'intervento delle forze dell'ordine e anche del 118 per soccorrere una donna accasciata al suolo forse a causa dell'uso di sostanze stupefacenti. Sempre il sindaco giovedì 27 luglio, in occasione dell'annuncio della riconversione di un immobile confiscato alla criminalità non lontana dalla zona dove sorgono i cinque ruderi e che ora sarà destinata all'assistenza senzatetto ed emarginati, aveva detto che il suo prossimo obiettivo era quello di riqualificare l'area intorno ai palazzi Clerico e di aver per questo già contattato i proprietari trattandosi di strutture private. Nel caso in cui chi ne ha la responsabilità non dovesse dare seguito a quanto previsto dall'ordinanza, si legge nella stessa, “l'amministrazione potrà provvedere a realizzare le disposizioni di cui sopra, ponendo il relativo costo a carico del trasgressore e, trattandosi di inosservanza di un provvedimento dell’autorità dato per motivi d’igiene, verrà trasmesso rapporto all’autorità giudiziaria”.

A portare all'ordinanza l'esito dei sopralluoghi fatti dai vigili del fuoco e della Asl con la polizia locale. Azienda sanitaria che nel suo rapporto parla chiaramente di carenze igienico sanitarie. Intorno ai cinque ruderi, si legge nell'ordinanza firmata dal sindaco e in riferimento proprio a quanto messo nero su bianco dalla Asl, “è stato accertato un diffuso stato di abbandono e degrado dovuti all’area priva della prescritta manutenzione con presenza di alta e folta vegetazione, alla recinzione fatiscente e pertanto agevolmente superabile, alla presenza di rifiuti variamente distribuiti sull’intera area compreso siringhe, nonché alla presenza di estese zone depresse coperte da acqua stagnante”.

Sotto quei fabbricati, come è noto, si sono accampate diverse persone che vivono una condizione di disagio e degrado. Tante negli anni le segnalazioni giunte anche al nostro giornale da chi nella zona vive, per denunciare atti vandalici, prostituzione e attività illecite che vi si svolgono e le immagini fatte durante il sopralluogo di Foschi descrivono chiaramente la situazione.

Entro trenta giorni dunque si dovrà provvedere, questo quanto disposto, al rifacimento della recinzione, la rimozione dei rifiuti, lo sfalcio della vegetazione, la disinfestazione e la deratizzazione e la bonifica dei ristagni d'acqua.

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