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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Tre milioni di euro di Imu per il Comune di Manoppello: l'Interporto deve pagare e ora il sindaco pensa alla piscina comunale

La sentenza della Cassazione mette fine a una vicenda iniziata nel 2012: il pagamento sarà fatto in tre rate (una per ogni anno) e con quei soldi il sindaco pensa già ai futuri investimenti

Il Comune di Manoppello dovrà essere risarcito per l'Imu (Imposta municipale unica) non versata nel 2012 per l'Interporto d'Abruzzo: parliamo di tre milioni di euro che riavrà in tre annualità. È l'amministrazione a riferirlo dopo la sentenza con cui la Cassazione, spiega il sindaco Giorgio De Luca “ha messo fine ad un'annosa controversia che ha visto il gestore dell’Interporto di Manoppello opporsi al pagamento dell’Imu nei confronti del Comune. Ringrazio il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri per aver presentato e sostenuto in fase di assestamento del bilancio regionale, l’emendamento che sana intanto le pendenze 2018-2022 e stabilisce il versamento al Comune di un milione di euro all’anno per tre anni da parte della Regione”, aggiunge.

La sentenza è la 5263 del 20 febbraio 2023 ed è quella che chiarisce definitivamente, precisa ancora il sindaco, che i capannoni della struttura logistica hanno una funzione commerciale e quindi sono tenuti al pagamento del tributo locale.

“Una volta concluso tutto l’iter, i cittadini di Manoppello potranno così veder tradurre le maggiori entrate tributarie locali in servizi ed opere che andranno ancor di più a valorizzare il contesto urbano e la qualità ambientale cittadina”, prosegue De Luca anticipando che tra i suoi obiettivi c'è prioritariamente quello di realizzare una piscina comunale sebbene per la sua realizzazione “dovremo valutare bene i costi/benefici, vista la presenza nel territorio di vari impianti natatori e anche in considerazione delle alte spese di gestione di una struttura del genere, dal riscaldamento alla manutenzione. Insieme al presidente Sospiri, voglio ringraziare l’Agenzia delle entrate che ha sin dall’inizio portato avanti la tesi difensiva del classamento catastale dei capannoni ai fini del reddito, confermata prima in commissione Tributaria regionale e poi in Cassazione, e l’avvocato Maurizio Minichilli che ha assistito in questi anni il Comune nelle controversie pendenti sugli avvisi di accertamento emessi ed impugnati”., conclude il sindaco.

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