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Veterinari Asl "clienti civetta" di prodotti alimentari di origine animale venduti online: la nuova frontiera della sicurezza

Il servizio è stato avviato ad agosto e ha due responsabili: nessuna criticità riscontrata fino ad oggi. Una nuova sfida nell'ambito dell'universo digitale tramite acquisti anonimi e controlli per verificare che ciò che compriamo risponda alle norme sulla sicurezza alimentare

I veterinari della Asl si sono trasformati in “clienti civetta” per verificare la qualità dei prodotti venduti online e da agosto, quando tutto è iniziato, non sono state rilevate criticità. Un nuovo servizio quello attivato che vuole essere una garanzia sia per chi compra che per chi vende e ad attivarlo è il servizio Veterinario igiene degli alimenti di origine animale dell'Azienda sanitaria locale guidata da Fabrizio Lodi.

Un'esigenza cui si vuole dare una risposta visto che, soprattutto con la pandemia quando il picco è stato massimo, si è diffuso in modo esponenziale l'acquisto di prodotti alimentari in rete. Controlli con cui, in sostanza, si vuole garantire il rispetto delle norme di sicurezza alimentare.

Non è di certo facile controllare l'immenso mondo dell'online dove si trova di tutto: da prodotti di cucina italiana a quella etnica. Un universo utilizzato anche, sottolinea la Asl, da operatori che così evitano tutte le trafile burocratiche come l'ottenimento di un riconoscimento comunitario, per vendere il proprio prodotto oltre confine.

A occuparsi di questo e nuovo servizio sono la veterinaria dirigente Mariagrazia Cofelice e il tecnico della prevenzione dottor Graziosi. Sono loro a procedere con “l'acquisto con cliente civetta” per cui il prodotto alimentare viene acquistato in modalità anonima per essere sottoposto poi ai controlli chimici e microbiologici di laboratorio.

Prima di farlo il servizio veterinario comunica al venditore la propria identità avvertendolo che quello cui si sta procedendo è un controllo ufficiale. A questo punto si attivano una serie di meccanismi mirati alla salvaguardia del diritto di difesa che deve essere sempre garantito all’impresa posta sotto controllo.

Per poter avviare il nuovo servizio la Asl ha dovuto attivarsi di diverse attrezzature e cioè apparecchiatura fotografica, data logger, utenza telefonica mobile, cellulare, acquistare un carta di credito pre-pagata a nome del “cliente civetta”e dunque un nome di fantasia, creare indirizzi mail e individuare un punto di recapito non riconducibile al servizio Veterinario. Importante dunque, sottolineano i responsabili del servizio, il supporto dato anche dall'amministrazione oltre che dalla Asl per poter dare il via a quella che è una vera sfida e anche complessa, come sottolinea la stessa Azienda sanitaria.


 

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