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VIDEO | Il ministro per la disabilità Locatelli visita l'associazione Diversuguali: "Riconosceremo la figura del caregiver"

Un'accoglienza calorosissima quella dei ragazzi dell'associazione presieduta da Gianna Camplone, la ministra si è detta "contentissima" commentando anche i terribili fatti di cronaca degli ultimi giorni: "Nessuno va lasciato solo, pronti a rivedere la legge sul 'Dopo di noi'"

Si è spesa in abbracci e sorrisi ampiamente ricambiati con anche qualche passo di ballo con alcuni dei ragazzi del centro Diversuguali di via Tavo. Le avevano organizzato una vera festa a il ministro per le disabilità Alessandra Locatelli è stata ampiamente partecipe di questa giornata piena di colori che gli ospiti insieme alla presidente Gianna Camplone, hanno voluto regalarle.

“Non potevo non esserci e sono contentissima”, ha detto Locatelli. “So che qui che fanno tante cose importanti per l'autonomia e l'inclusione. Io credo che serva ance riorganizzare l'unità d'offerta e invito tutti a farlo. Nei due anni di pandemia abbiamo dovuto tutti riorganizzarci, ripensare i collegamento con il territorio e come far stare ragazzi negli spazi a loro disposizione”. Per il ministro è il momento di cambiare qualcosa perché quel che serve, ha aggiunto, “è una dimensione più sfumata in cui la comunità e i centri possano interagire sia all'interno di questi che della comunità stessa. Bisogna rivedere le cose nell'ottica dell'elasticità tante di queste realtà. Io vedo nei centri, nelle strutture residenziali e nell'opportunità di vivere una vita indipendente una cosa sola: una vita dignitosa, qualunque strada uno decida di intraprendere”, ha aggiunto.

Sempre di più però i drammi che si consumano nelle famiglie che hanno in carico una persona disabile. Tra quelli più recenti e saliti agli onori delle cronache la vicenda di Tempera (L'Aquila) dove un urologo in pensione ha ucciso prima la moglie, la figlia e il figlio disabile e poi si è tolto la vita. “Purtroppo apprendiamo di questi fatti dalla cronaca e spesso ci rendiamo conto della solitudine di tante famiglie e di tante persone – ha quindi commentato Locatelli -. Io spero che potremo rispondere sempre meglio a quello che significa amare e curare i propri cari anche quando hanno una gravissima disabilità per non essere lasciati soli dalle associazioni, dai servizi e dagli enti che possono essere un accompagnamento in questo percorso perché le persone che amano e che curano non vogliono essere sostituite, ma accompagnate in questo percorso e non essere sole e io credo che questo debba essere il nostro massimo impegno nei prossimi mesi”.

“A volte – ha proseguito – c'è un senso di solitudine anche quando intorno c'è una rete di associazioni. Io credo che le istituzioni debbano fare di più e cioè dare un riconoscimento al caregiver familiare convivente perché spesso questi fatti di cronaca riguardano le persone che 24 ore su 24 accudiscono il proprio caro e si sentono isolate. Ogni caso è diverso, ma penso che comunque dobbiamo fare di più e garantire un accompagnamento a queste persone che amano, che curano e che non vogliono essere sostituite – ha ribadito - vogliono che gli diamo una certezza di un percorso per tutta la vita insieme”. Quindi l'annuncio di un tavolo interministeriale tra il suo di ministero, quello delle politiche sociali e quello del lavoro proprio per riconoscere la figura del caregiver. “Già ci sono dei fondi che vengono distribuiti – ha sottolineato il ministro -, ma l'Italia è l'unico Paese in Europa che non ha dato questo tipo di riconoscimento che vuol dire tutelare, immaginare percorsi di pensi amento anticipato per chi è impegnato 24 ore su 24 nell'assistenza di un disabile grave. Insomma dare tutte le tutele e le garanzie. Poi possono esserci anche altre attività complementare come il supporto psicologico e la formazione che possono arricchire” ma gli sgravi fiscali ed economici sono per lei una priorità. Cose che tra l'altro, chiosa “richiedono da tanto tempo”.

L'occasione per il ministro anche per far sapere che sarà convocato un tavolo per rivedere la legge sul “Dopo di noi” perché diventi “Durante e dopo di noi”. Ad accoglierla oltre alla presidente dell'associazione Gianna Camplone che l'ha ringraziata per essere stata “l'unica ad essere venuta senza farselo ripetere” c'erano tra gli altri anche l'assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì, l'assessore regionale alle politiche sociali Pietro Quaresimale, il sindaco di Pescara Carlo Masci con l'assessore comunale Adelchi Sulpizio ed altri esponenti della maggioranza che alla Locatelli ha donato un libro fotografico dell'Abruzzo, la presidente dell'Aziensa speciale di Montesilvano Sandra Santavenere, la preside dell'istituto alberghiero Alessandra Di Pietro e il maestro pasticcere Federico Anzellotti che oltre ad aver preparato un buffet ha donato al ministro una colomba e un uovo di Pasqua artigianale con incisa la presentosa, simbolo d'amore della nostra regione.

L'uovo di pasqua con la presentosa regalato dal maestro pasticcere Anzellotti al ministro locatelli

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