VIDEO | Il centrosinistra insiste sulla questione degli appalti in Comune: "Servono risposte e soprattutto trasparenza"
I consiglieri del Partito Democratico e delle liste di centrosinistra hanno inviato un'interrogazione urgente al sindaco e alla giunta per chiedere ancora chiarimenti sulla questione degli appalti pubblici dopo l'inchiesta che ha portato all'arresto di Fabrizio Trisi
Servono risposte concrete e soprattutto massima trasparenza per gli appalti pubblici in Comune a Pescara, non solo dopo la vicenda che ha portato all'arresto del dirigente Fabrizio Trisi, ma per tutta la gestione dei lavori pubblici come nel caso di Corso Vittorio Emanuele II. A dirlo i consiglieri comunali di centrosinistra, che mercoledì 21 giugno hanno nuovamente incontrato la stampa per riaccendere i riflettori sulla questione degli appalti e del centrodestra, chiedendo al sindaco Masci risposte concrete dopo l'intervento del primo cittadino che si era detto stupito e amareggiato per quanto emerso con l'inchiesta della guardia di finanza su Trisi, e di essere completamente all'oscuro dei presunti meccanismi illeciti che ci sarebbero stati dietro l'assegnazione dei cantieri.
Il consigliere Di Iacovo ha spiegato che la minoranza da mesi, ormai, aveva chiesto delucidazioni su conti e documenti poco chiari legati all'assegnazione di appalti anche importanti in città da parte degli uffici gestiti dall'architetto Trisi, e le risposte fino a ora date dal sindaco non sono state considerate sufficienti. Per questo, è stata inviata un'interrogazione urgente al sindaco e alla giunta per capire cosa è accaduto in questi anni di gestione del centrodestra sul fronte dei lavori pubblici, risposte da dare non solo ai consiglieri stessi ma anche e soprattutto alla città.
Il capogruppo del Partito Democratico Piero Giampietro, in merito ai lavori per il nuovo asfalto in Corso Vittorio Emanuele II, ha dichiarato:
"Da aprile abbiamo inviato una diffida al sindaco Carlo Masci e al direttore generale dei lavori in Corso Vittorio in quanto dalle carte emerge che i fondi utilizzati sarebbero quelli destinati dal Pnrr alle piste ciclabili, ed inspiegabilmente non si sono utilizzati i fondi dedicati. Ovviamente siamo favorevoli al ripristino delle strade, ma con i fondi idonei. Ora, ci sarebbe anche il rischio che in futuro questi finanziamenti da Pnrr possano essere revocati se i fondi non sono stati utilizzati coerentemente con quanto dichiarato in fase di richiesta. Ma non è tutto: il costo dell'asfalto fra i due tratti della stessa strada è stranamente molto differente, fino a 10 volte in più. Servono risposte su questi fatti concreti manca completamente la trasparenza nella gestione degli appalti in città. Per quanto riguarda la vicenda giudiziaria, sulla quale attendiamo gli sviluppi della giustizia garantendo sempre la presunzione d'innocenza, non siamo molto sorpresi di quanto è accaduto, da anni notavamo incoerenze e qualcosa che non andava in quel settore, cruciale, della macchina comunale".
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