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Giovedì, 25 Aprile 2024

VIDEO | Stele dannunziana a rischio crollo, il centrosinistra impegna la giunta per la riqualificazione: "Monumento simbolo, va tutelato"

Approvato l'emendamento con cui si chiede di attuare il progetto di manutenzione straordinaria dell'opera costruita nel 1963 per omaggiare i 100 anni dalla nascita del Vate, servono 500mila euro: l'appello rivolto a Regione e fondazione Pescarabruzzo

Era il 1963 quando la Stele dannunziana si elevò dalla pineta a lui dedicata diventando una sorta di “faro” per chi alla città arrivava dal mare. Sessant'anni dopo uno dei monumenti simbolo di Pescara versa in uno stato di degrado tale da aver costretto al suo transennamento per ragioni di sicurezza.

Per questo il centrosinistra ha chiesto con un emendamento approvato nel dibattito in corso in consiglio comunale sul bilancio, di provvedere alla manutenzione straordinaria di quella Stele perché torni, così come richiesto dallo studio di fattibilità già esistente, all'antico splendore e perché lo faccia entro il 2024.

Un emendamento approvato all'interno di quello proposto dalla Lega che prevede la realizzazione di nuove panchine monumento dedicate al Vate e a Ennio Flaiano. Se su queste l'opposizione storce il naso con il consigliere del Pd Marco Presutti che auspica che se proprio si debbano fare le si facciano bene, sulla Stele ragioni non possono essercene: è quella afferma, l'opera civile più importante dedicata al grande personaggio pescarese.

Il monumento fu eretto nel 1963 in occasione del centenario dalla nascita di Gabriele d'Annunzio su iniziativa dell'allora direttore della Rai Abruzzo Edoardo Tiboni di cui quest'anno ricorre il centenario e che gli ultimi anni della sua vita, ha ricordato Presutti, li ha trascorsi a scrivere ai vari sindaci perché sistemassero la Stele e la completassero con i vetri previsti dal progetto iniziale, morendo però senza veder realizzato questo sogno così come quello di ristrutturare il Teatro d'Annunzio dentro il quale l'opera è conservata. La Stele è alta 63 metri ed è adornata da bassorilievi che ripercorrono la straordinaria vita del Vate, figura su cui l'attuale amministrazione ha puntato molto della sua programmazione culturale così come ha fatto la Regione creando ad esempio il Festival dannunziano.

“L'impegno che chiediamo – spiega quindi Presutti – è quello di disporre risorse anche ricorrendo all'ausilio della Regione e della Fondazione Pescarabruzzo perché ci si prenda cura di questo che è il principale monumento civile dedicato a d'Annunzio e il principale monumento di Pescara ce si vede arrivando dal mare. È un elemento identitario molto forte che non possiamo rischiare di veder crollare. Se per qualunque ragione dovesse accadere che si dovesse rompere che figura faremmo? - si chiede -. Non possiamo permetterci questa brutta figura. Dobbiamo onorare coloro che hanno pensato a quest'opera. Adesso si tratta solo di fare.

I consiglieri comunali di centrosinistra e cioè oltre a Presutti anche Piero Giampietro, Giovanni Di Iacovo, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli e Mirko Frattarelli, ricordano che l'intervento di manutenzione straordinaria era stato già inserito nel piano delle opere pubbliche in passato con l'allora consigliere comunale Antonio Blasioli oggi sugli scranni della Regione, che al capitolo dedicò una somma di 300mila euro nel 2019. Ora ne servono 500mila euro di euro e l'appello è a trovarli subito perché entro il 2024 la Stele torni a splendere. 

Un atto dovuto anche per Di Iacovo per il quale è assurdo “che si lasci deperire un simbolo di quella che è la storia di d'Annunzio e che sorge in un luogo dove i due teatri rivestono un ruolo centrale soprattutto della cultura estiva di Pescara. Penso che ogni volta che lo si nomini si dovrebbe provare dispiacere per lo stato di abbandono in cui versa la Stele. Sono pochi i monumenti a cielo aperto di questa città godibili e oggetto di cartoline a due passi dal mare: uno di questi è la Stele dannunziana”.

Da parte del centrodestra, sottolineano, la disponibilità c'è stata per cui ora, ribadiscono, si tratta solo di fare ciò che è già previsto e promesso dato che, si legge nella relazione tecnica del progetto di riqualificazione, “dalle indagini visive eseguite risulta evidente lo stato di degrado in cui versa il manufatto”. “In particolare spicca il fenomeno di ossidazione dei ferri di armatura con conseguente espulsione del calcestruzzo”, si legge ancora, tali da aver portato al distaccamento di parte di questo con la necessità quindi di transennare il monumento. Che di tempo non ce ne sia lo si legge sempre nel documento lì dove c'è scritto che “lo stato di abbandono in cui versa il monumento insieme alle condizioni di degrado determinano la necessità di intervenire con sollecitudine con opere di manutenzione straordinaria che consentano la messa in sicurezza, l'arrestarsi dello stato di avanzato degrado e il nuovo decoro di un'opera pensata e realizzata in onore di uno dei più grandi personaggi del territorio di rilevanza internazionale”.

Un appello che, chiediamo a Presutti, sia difficile possa cadere nel vuoto dato che su d'Annunzio l'attuale amministrazione punta moltissimo tanto da aver inserito il logo a lui dedicato negli atti ufficiali dell'amministrazione. “È quello che pensiamo anche noi”, chiosa l'esponente dem.

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