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Venerdì, 26 Aprile 2024

VIDEO | Colorati come la tavolozza di un pittore: la Soa immortala "i romatici" Gruccioni

Una sequenza fotografica meravigliosa fatta a Spoltore: il "dono" del maschio alla femmina oltre ai video che raccontano la quotidianità di una specie fortemente sociale che è "termometro" del cambiamento climatico

Le specie animali sono sempre capaci di stupirci e questa volta a scaldare il cuore sono le immagini immortalate dalla consigliera della Stazione ornitologica abruzzese Giulia Pace che ieri a Spoltore ha colto un momento di “intimità” tra una coppia di Gruccioni: una farfalla donata dal maschio alla femmina che, per questi splendidi uccelli, è un gesto di corteggiamento. Come lei un altro socio della Soa Sandro Barile che di questa specie migratrice transahariana ha colto altri bellissimi momenti di quotidianità. Parliamo di un uccello che sverna in Africa a sud del deserto e che in primavera-estate si sposta in Europa per nidificare: un viaggio lungo 5mila chilometri. Come spiega la Stazione ornitologica si tratta di una specie gregaria che nidifica in colonie anche di oltre 100 nidi che vengono ricavati nelle pareti di roccia friabile o di terra. Si nutre di api, vespe, calabroni, farfalle Ha un complesso sistema riproduttivo e sociale tanto che per crescere la prole di una coppia si adoperano anche gli alcuni altri esemplari chiamati “helpers”. Si tratta quasi sempre di parenti o di figli avuti negli anni precedenti: insomma sono una vera e propria famiglia in cui ognuno supporta l'altro. Come spiega il consigliere della Soa Augusto De Sanctis fino al 1990 i Gruccioni in Abruzzo non si erano mai visti. La prima volta accadde proprio a Pescara.

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Scatto di Giulia Pace (consigliera Soa): il momento del "dono" del maschio del Gruccione alla compagna

“E' una specie in forte espansione in tutta Europa. In Abruzzo la prima colonia di 5-6 coppie fu individuata nel 1990 sui colli di Pescara – spiega -. La specie non era considerata comune tanto che questa segnalazione fu oggetto di una pubblicazione su una rivista specializzata nazionale da parte di Massimo Pellegrini, attuale presidente della Soa, e Piercarlo Di Giambattista. Negli anni successivi la specie ha progressivamente occupato tanti siti in Abruzzo e oggi ci sono decine di colonie, soprattutto nelle aree collinari e nelle conche interne, tanto che spesso riceviamo chiamate da persone stupite di aver visto un uccello così colorato. Questa espansione è stata recentemente spiegata scientificamente collegandola ai cambiamenti climatici: è una delle specie favorite dall'aumento della temperatura media ed è quindi, paradossalmente, un 'termometro' del riscaldamento globale. Recentemente siamo anche intervenuti per tutelare una grandissima e spettacolare colonia a Torino di Sangro, dove un centinaio di nidi sono localizzati su una vecchia cava”. “Ero nel giardino di casa quando ho sentito il tipico verso della specie con cui ogni individuo si tiene in contatto con gli altri membri del gruppo – spiega la Pace -. Una piccola ìnuvola' di gruccioni è quindi comparsa e sono corsa a prendere la macchina fotografica riuscendo a riprendere questa scena, con il maschio che offre la preda, una farfalla, una Vanessa atalanta, specie di insetto anch'essa dai colori delle ali inconfondibili. E' certamente una delle specie più belle da osservare, con quei colori che sembrano quelli di una tavolozza di un pittore. L'invito della Stazione ornitologica abruzzese è quello di alzare gli occhi al cielo, perché la natura, anche in posti magari inaspettati, ci rivela d'improvviso la sua bellezza”.

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