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VIDEO | Marsilio: "Portare il Napoli si è dimostrato un volano per il turismo, chi dice il contrario è ignorante"

Il presidente della Regione snocciola i numeri delle presenze turistiche nell'Alto Sangro e ringrazia la corte dei conti per l'archiviazione dell'inchiesta: "Dimostrata la correttezza della procedura e il valore della scelta"

“Tutto regolare ci siamo sottoposti al controllo occhiuto di un arbitro assolutamente imparziale e temutissimo qual è la corte dei conti che ha aperto un'inchiesta sulla base di un esposto avventuroso. Ci ha dato l'occasione produrre la documentazione utile a dimostrare non solo la correttezza delle procedure, ma come riconosce la corte e per bocca dello stesso procuratore che aveva mosso l'accusa, con benefici per la regione Abruzzo persino superiori a quello che ci si attendeva”.

Così il presidente della Regione Marco Marsilio che rivendica la scelta politica fatta dalla maggioranza sull'ospitare a Castel di Sangro il ritiro del Napoli investendo oltre un milione di euro all'anno. Soldi ben spesi, tiene a precisare accusando chi le accuse le ha rivolte a loro, di dimostrare una “ignoranza culturale” laddove il turismo sportivo a livello mondiale, sottolinea, porta tra i 13 e i 15 milioni di turisti e rappresenta il 10 per cento di tutta l'industria turistica per un fatturato di 800 miliardi di dollari. Numeri importanti che, aggiunge insieme al sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso, si sono tradotte in presenze cresciute nell'Alto Sangro del 65,42 per cento nel 2020 e del 66,13 per cento nel 2021. Presenze che hanno fatto del territorio un punto di riferimento, sottolineano, anche durante il resto dell'anno e non solo quando il Napoli è lì.

“Ha portato turisti in più e turisti nuovi che si sono affezionati – dichiara infatti Marsilio -. Persone che dalla porta di Castel Di Sangro, di Rivisondoli e di Roccaraso hanno scoperto l'intero Abruzzo”. Durissimo l'attacco alle opposizioni che più di una volta hanno criticato lo stanziamento di un milione di euro l'anno per ospitare il Napoli come se quello, ribadisce più volte, potesse risolvere tutti i problemi: dal caro bollette all'erosione costiera. Soldi investiti, ma che si sono tradotti, in un ritorno economico e d'immagine dato che, prosegue, “la regione viene pubblicizzata su tutti i media legati al Napoli a cominciare dalle grandi televisioni che trasmettono le partite e dove il nostro logo è presente sempre e non solo nei 15 giorni del ritiro”. Ci sono poi i post della Regione sulla pagina facebook del Napoli, la cartellonistica, il sito e la presenza sulla stampa per avere i cui spazi, tiene a precisare, “avremmo speso dieci volte di più”.

Continuando ad attaccare la scelta fatta dalla maggioranza e su cui ora c'è l'archiviazione della corte dei conti, dice ancora, “l'unico risultato che possiamo ottenere è che siccome la squadra subisce un danno reputazionale perché viene accusata di venire qui a rubare rossi se ne vada. Un'ostruzionismo da mentecatti che ammala la nostra regione e io lo contrasto e lo faccio a voce alta”, tuona. “Non abbiamo regalato niente”, chiosa Marsilio sottolineando che il Trentino Alto Adige che pure il Napoli ospita, sta lavorando per avere l'esclusiva e “se accadesse ci sarebbe anche chi festeggerebbe. Chi continua a dire che abbiamo sbagliato è ignorante perché non capisce il ritorno di questa operazione che da decenni viene fatta nelle regioni del nord”. "L'investimento - incalza - è perfettamente in linea con il costo economico dei ritiri precampionato delle principali squadre nazionali ed internazionali. Basti pensare che, nel 2011, la Regione Piemonte ha finanziato con 2 milioni di euro il ritiro della Juventus a Bardonecchia mentre un milione di euro è costato il ritiro dell'Inter nel 2013 a Pinzolo. Per di più, la presenza del Napoli nell’Alto Sangro ha fatto da traino anche per altre società titolate come il Bari, che milita in serie B e vanta un bacino di tifosi e appassionati potenziali di almeno mezzo milione di persone, che pure ha scelto le montagne d’Abruzzo per prepararsi al campionato, e per altre squadre di serie C che pure hanno un elevato seguito di tifosi".

“Spero che le polemiche strumentali e stupide contro la Regione Abruzzo che forse sta avendo il torto di sfidare l'egemonia del nord e dell'arco alpino nell'ospitare squadre importanti, possano cessare e che tutti capiscano quanto invece sia utile e quanti benefici abbia portato ospitare il Napoli. Si finisca con polemiche che danneggiano soltanto e fanno del male alla nostra regione”.

L'assessore regionale allo sport Guido Liris si dice infine soddisfatto per l'archiviazione dell'inchiesta rivendicando le scelte che hanno portato anche il Giro d'Italia e diverse altre importanti manifestazioni sportive sul territorio. Soprattutto per lui è la fine di un incubo dato che con l'apertura dell'inchiesta nata dall'esposto “sono state arbitrariamente e in maniera scientifica messe a repentaglio condizioni personali e professionali di chi lavora per la regione nella convinzione di far bene per il territorio”.

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