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VIDEO | Sit-in del sindacato Usb per difendere il reddito di cittadinanza: "Una misura indispensabile per milioni di persone"

Una battaglia che, spiega il sindacato Usb abruzzese, vale non solo per il reddito di cittadinanza ma anche per il salario minimo e un reddito universale

Il reddito di cittadinanza va difeso perchè è una misura indispensabile per milioni di famiglie e di cittadini in situazioni di disagio economico e povertà. A dirlo il sindacato Usb abruzzese che è sceso in piazza per un sit-in davanti alla sede del Centro per l'impiego di Pescara, in via Passolanciano. La richiesta del sindacato, però, va oltre la difesa del reddito di cittadinanza già trasformato in Mia dal Governo e che prevede un contributo economico di circa 350 euro mensili, sensibilmente inferiore rispetto alla misura precedente. L'Usb infatti, con la responsabile della Federazione del sociale Rosa Di Valerio, chiede il salario minimo garantito e il reddito universale, misure che serviranno a sostenere la parte debole della società e che potranno garantire anche un minimo di solidità per l'istruzione delle nuove generazioni.

"Attraverso il programma Gol, piano attuativo del Pnrr, il governo annuncia l’intenzione di avviare al lavoro 3 milioni di disoccupati nel giro di tre anni, per la maggior parte beneficiari di RdC o Naspi, con un sistema integrato fra Centri per l’Impiego e agenzie private di collocamento e formazione, obiettivo per cui sono stati stanziati 4,4 miliardi di euro. Oggi sentiamo la necessità di contestare con forza questo programma che troviamo non solo insufficiente ma soprattutto l’ennesimo passo che viene fatto in direzione delle agenzie private e della precarietà. La cosiddetta “cooperazione tra sistema pubblico e privato” nei percorsi di formazione e avviamento non è altro che il coinvolgimento e finanziamento di agenzie private, che spesso sono tra i peggiori responsabili di offerte di lavoro indecenti, con salario e diritti ai minimi termini, mentre le amministrazioni pubbliche, per primi i centri per l’impiego, sono in carenza di organico. L’ultima volta che un governo ha potenziato i CpI è stato con l’assunzione dei “navigators” con contratti a 36 mesi, che ora stanno per scadere."

Lavoro dunque ma anche tutele e paracaduti sociali per anziani, disoccupati, donne con figli che faticano a sopravvivere a causa dell'aumento dei prezzi, dell'inflazione e delle conseguenze negative della guerra in Ucraina sulle bollette energetiche, spese non differibili che incidono sui bilanci familiari:

"Saremo sempre al fianco delle famiglie e dei più deboli che questo Governo sembra voler lasciare ancora più indietro. È fondamentale rafforzare le misure di welfare in un momento economico particolarmente critico".

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