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VIDEO | Le avventure de "Il mio diario" per imparare la legalità: la consegna simbolica del questore agli alunni del Comprensivo 1

Una mattinata di festa nell'istituto di via Einaudi scelto per promuovere l'importante iniziativa promossa dalla polizia e l'ufficio scolastico regionale

Avventure, cruciverba, spazi per raccontare i propri pensieri e tante pagine da riempire non solo con i compiti della settimana, ma soprattutto con la consapevolezza che rispettare le regole vuol dire essere i buoni cittadini di domani.

“Il mio diario” è un'agenda pensata per trasmettere i valori della legalità e sarà quello che per l'anno scolastico 2023-2024 avranno tutti gli alunni delle quarte elementari di Pescara. È il diario della polizia e simbolicamente i primi li ha voluti consegnare il questore Luigi Liguori agli alunni delle terze del Comprensivo 1 di via Luigi Einaudi.

Una scelta non casuale quella di un istituto che si trova in una zona periferica della città e in un quartiere “particolarmente problematico del territorio – spiega il questore stesso -, dove ci possono essere bambini che vivono situazioni di disagio sociale. Vogliamo dimostrare la vicinanza a tutti i ragazzi della nostra provincia”.

Se ogni giorno a scuola è bello sottolinea la dirigente scolastica Teresa Ascione, quello che ha visto la presenza delle forze dell'ordine e anche delle unità cinofile con Yupp e Baldo, è certamente speciale. L'iniziativa è stata promossa dall'ufficio scolastico regionale e il ministero degli interni ed è un tassello in più in quello che in realtà è un impegno quotidiano. Questo perché, spiega, “la scuola italiana prevede la trasmissione dei valori legalità a partire dalla scuola. Il fatto che la nostra sia stata scelta come simbolo di questa iniziativa ci rende particolarmente orgogliosi”.

Protagonisti del diario anche due simpatici amici a quattro zampe, Saetta e Lampo e poi tanti altri amici con cui condividere emozioni ed avventure. Tutti sono importanti nella crescita dei ragazzi e ognuno deve essere consapevole del ruolo che svolge nel suo sviluppo. È anche per questo che all'ingresso dell'istituto campeggiano i cartelloni realizzati dagli alunni in cui si parla di diritti, di comunicazione e di bullismo. “C'è un proverbio orientale che dice che per educare un bambino ci vuole un intero villaggio – risponde Ascione quando le chiediamo quanto è importante l'azione di ognuno per far sì che i ragazzi crescano sereni e consapevoli dell'importanza di essere buoni cittadini -, sono perfettamente d'accordo dopo tanti di insegnamento e di dirigenza scolastica. L'educazione di un bambino passa per la sinergia di tanti attori e cioè attraverso, come si dice in pedagogia, le agenzie formative. La prima è la famiglia, poi ci sono la scuola, gli enti locali, le forze dell'ordine, gli amici, lo sport. Ci vogliono tante prospettive perché l'alunno è un essere umano, è una persona – conclude – e quindi va considerata olisticamente”.

Non mancano nel diario temi come la cybersecurity e l'utilizzo di internet. Lo scopo è quello di far sì che siano in grado, concluse Liguori, di fare “la scelta consapevole di cosa vuol dire diventare cittadini del domani e non quelli che accoltellano i professori come è successo di recente”.

Tra i presenti all'iniziativa anche il prefetto Giancarlo Di Vincenzo, il sindaco di Pescara Carlo Masci e il presidente della Provincia Ottavio De Martinis.

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