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Martedì, 23 Aprile 2024

VIDEO | Il "no" all'asilo nel parco di via della Fornace Bizzarri arriva fino al ministero e i residenti valutano azioni legali

Nuova protesta nell'area verde dove sorgerà l'asilo nido previsto dall'amministrazione nell'ambito dell'utilizzo dei fondi del pnrr, ma per i cittadini soluzioni alternative esistono e chiedono un dialogo aperto che se non ci sarà si tradurrà in carte bollate, con loro anche il Wwf che lancia la provocazione: "Se si ha coraggio i fondi possono essere mandati indietro preservando lo spazio"

Qualcuno chiarimenti sull'utilizzo dei fondi del pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) li avrebbe già chiesti al ministero di competenza e nel frattempo le 150 famiglie di via della Fornace Bizzarri che vivono attorno al parco dove dovrà sorgere l'asilo cui si oppongono, valutano azioni legali. 

Dal Comune la posizione è chiara e a spiegare a IlPescara perché dal progetto non si può tornare indietro è stato il vicesindaco Gianni Santilli, ma i cittadini non intendono arrendersi e, sebbene la loro priorità sarebbe quella di trovare un punto d'incontro affermano, continueranno la loro battaglia in tutte le sedi utili se una soluzione diversa non si troverà.

E' quanto emerso dal nuovo sit-in tenutosi oggi nonostante il maltempo. Nuova protesta cui ha partecipato come annunciato anche il Wwf con la presenza tra gli altri della presidente della sezione Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco.

protesta residenti via della fornace bizzarri

Antonio Dichiarante residente e componente del comitato spontaneo nato in difesa del parco parla a nome di tutti e per chi qui di vive “altri spazi ci sono, quello che non c'è è la volontà politica”, afferma. “Tra i vari paletti che pone il finanziamento pnrr – dice – c'è quello di non distruggere opere funzionali esistenti e questo parco ha tutte le credenziali per essere una di queste”. Da Palazzo di Città a loro parere uscirebbero “notizie non corrispondenti al cento per cento alla verità tipo l'idea di fare un giardino pensile perché altre voci ci dicono che il progetto è stato già scartato dai tecnici”. Un semplice sentito dire che al di là della veridicità o meno cambierebbe poco a fronte di un progetto, prosegue Dichiarante, “che prevede un'estensione di 31 metri per 53. Significa, partendo dalla palazzina alle mie spalle, andare a cancellare il marciapiede che è davanti ai miei occhi così come il 50 per cento della superficie dei parcheggi”. Di qui la domanda sul come si potrebbe garantire il verde dell'area rivolta alla stessa amministrazione.

Azioni legali collettive conferma, non sono escluse. “A livello individuale ciascuno poi è libero di prendere iniziative. Ho notizie che certe informazioni sono arrivate a Roma per chiarire la posizione ministeriale in merito a questi finanziamenti – conferma -. A noi dispiace dover combattere per evitare che i soldi vengano sciupati”.

Il Wwf è d'accordo: altre strade sono possibili. Intervenire sul parco di via della Fornace Bizzarri, un “parco urbano già attrezzato e dove la cittadinanza vive credo che sia un delitto”, chiosa Di Francesco che lancia una richiesta che potrebbe quasi sembrare una provocazione: “quei fondi – afferma – potrebbero essere anche rimandati indietro se si ha il coraggio per il bene di tutti i cittadini. Siamo per non occupare più il suolo che continuamente viene cementificato e pensiamo piuttosto alle ristrutturazioni. Appoggiamo questa protesta perché è un diritto dei cittadini rivendicato questo spazio e tutti i benefici che porta. Non dimentichiamo che – conclude – nel periodo covid siamo stati chiusi dentro casa e solo vedere il verde dalla finestra ha costituito un beneficio dal punto di vista psicologico”.

All'incontro di oggi era stato invitato a partecipare anche il sindaco Carlo Masci che però non c'era. A Dichiarante chiediamo se i cittadini si sono dispiaciuti dell'assenza e sì è così, afferma, “tuttavia – conclude – rimaniamo fiduciosi perché siamo qui per dialogare, per proporre e per costruire. Ma lo abbiamo detto e ridetto cento volte che se dobbiamo continuare su questa strada lo faremo perché noi non vogliamo perdere l'asilo nel quartiere purché non si faccia su questo parco. Questo è il concetto”.

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