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VIDEO | Pronto soccorso, il timore di un cittadino: "Sono malato, 24 ore di attesa mi fanno paura, sarebbe una morte triste"

L'uomo questa mattina era presente davanti al presidio ospedaliero per sostenere il vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari (M5s) che ha deciso di incatenarsi dopo la morte del 90enne Bruno D'Attanasio

Diversi i cittadini che oggi erano presenti davanti al pronto soccorso di Pescara per sostenere il vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari (M5s) che ha deciso di incatenarsi per chiedere alla Regione di risolvere il problema della carenza dei medici nel presidio stanziando maggiori fondi, affermando dunque che le criticità che oggi si riscontrano nel reparto di emergenza-urgenza, sono determinate da un problema politico.

Tra i tanti presenti ce n'è uno che, anche se fino ad ora in pronto soccorso non ci è approdato, teme di dover prima o poi finirci e della lunga attesa ha paura: "Noi pescaresi –  dice – siamo abbandonati da questi tipi di servizi. Avendo un'età ho anche paura che se mai mi dovessi sentir male dovrei passare 24 ore in pronto soccorso: sono diabetico e ho tantissimi problemi. Magari si finisce per morire in solitudine senza che i parenti sappiano nulla, è una morte brutta e triste”, aggiunge riferendosi proprio all'episodio che ha spinto Pettinari a compiere oggi il gesto. Ovvero quello della morte di Bruno D'Attanasio lo zio 90enne di Luciana Ferrone, vicepresidente nazionale Cna Fita e presidente Cif della camera di commercio Chieti-Pescara che ha raccontato ieri delle otto ore di attesa che lo zio avrebbe vissuto nel pronto soccorso di Pescara dove è poi morto.

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