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Anche i parrucchieri di Pescara accendono le luci in segno di protesta: "Ci hanno tolto la dignità, vogliamo riaprire" - VIDEO -

Luci e vetrine accese anche per i parrucchieri e le parrucchiere di Pescara per protestare contro la chiusura prolungata delle loro attività che, in base al decreto del Governo che entrerà in vigore il 4 maggio, prevede la riapertura di questo genere di attività, assieme ai centri estetici, il primo giugno.

Come spiegano due parrucchiere storiche pescaresi, Simona Franceschelli e Sonia Macrini, tre mesi di chiusura sono una penalizzazione inaccettabile:

"Ci hanno tolto la dignità, la possibilità di lavorare anche in sicurezza per i clienti e per la nostra salute, trattandoci come l'ultima ruota del carro senza alcuna giustificazione reale. Siamo pronte a mettere in atto qualsiasi protocollo, andremo a chiedere delucidazioni e direttive anche al dottor Parruti dell'ospedale di Pescara. Se non si rispettano le regole è giusto farci chiudere, ma devono darci modo di poter ripartire senza sosta"

Anche Pasquale D'Angelo, titolare di un negozio di parrucchiere in via D'Avalos, si dice pronto a ripartire con l'attività in attesa di avere il via libera, sempre nella massima sicurezza. La più grande paura, dopo tre mesi di stop considerando l'attuale termine del primo giugno, è quello di non ritrovare le clienti fisse ed abituali che c'erano prima del lockdown.

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