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VIDEO | Anche il Conalpa contro l'asilo al posto del parco in via della Fornace Bizzarri: "Impossibile espiantare e ripiantare gli alberi"

Al sit-in dei residenti anche la presidente e la vicepresidente della sezione Pescara-Chieti del coordinamento, interviene nuovamente anche il Wwf con i cittadini che si dicono fiduciosi per la vittoria davanti al Tar e se così non dovesse essere "Le ruspe comunque non entreranno: ci saremo noi"

Se il Wwf ribadisce il sostegno alla battaglia dei residenti di via della Fornace Bizzarri a dare manforte ai cittadini ora c'è anche il Conalpa (Coordinamento nazionale per gli alberi e il paesaggio). Al sit-in di questa mattina per dire ancora una volta “no” all'asilo al posto del parco e “sì” all'asilo in via Celestino V, c'erano infatti anche la presidente e la vicepresidente della sezione Pescara-Chieti Annalisa Petrucciani e Alessia Brignardello.

Sebbene dal Comune siano arrivate rassicurazioni, ribadite anche nella memoria presentata al Tar dopo il ricorso fatto da 50 residenti tramite gli avvocati Claudio e Matteo Di Tonno, sul fatto che gli alberi non saranno toccati se non forse due che saranno ripiantati, Petrucciani e Brignardello affermano che a loro parere questa promessa non potrà essere mantenuta e che quindi alcuni alberi rischierebbero di essere tagliati sottolineando che, viste le dimensioni, anche la possibilità di espiantarli e ripiantarli sarebbe difficile da immaginare.

“Noi – dichiara Petrucciani – siamo per la conservazione in toto del parco, non è possibile in questo momento storico con i cambiamenti climatici in atto pensare di togliere questo parco. C'è tanto bisogno di verde e i nuovi alberelli che potrebbero prendere il posto di questi non potrebbero mai dare l'utilità che hanno quelli grandi. Si sta facendo l'opposto di quello che si dovrebbe fare per questo – aggiunge – appoggiamo i cittadini. Dovrebbe essere così in tutta la città: difendiamo quello che abbiamo già. Questi alberi che sono datati non andrebbero toccati. C'è un regolamento del verde a Pescara che sancisce varie norme che andrebbero rispettate”.

Brignardello che è anche botanica e paesaggista di grande esperienza ribadisce che si parla di alberi che hanno oltre vent'anni. “Alberi molto belli e grandi che offrono veri e propri ecosistemi come l'ombra d'estate utile ad anziani e bambini soprattutto nelle estati che sono sempre più torride. Soprattutto hanno la funzione di produrre ossigeno e di produrre e assorbire anidride carbonica. La componete verde – prosegue - è indispensabile e questi alberi non possono essere trapiantati: sono troppo grandi. C'è poi il fatto – sottolinea – che questo parco funziona come una spugna quando ad esempio arrivano le cosiddette bombe d'acqua: le radici e il terreno l'acqua la assorbono evitando quelle inondazioni che nelle città oggi sono un grosso problema”.

A parlare a nome del comitato spontaneo nato in difesa del parco è la portavoce Erika Pelagatti che si dice fiduciosa verso l'esito del ricorso al Tar convinta che i giudici riconosceranno le ragioni dei cittadini. Certo è, aggiunge rivolgendosi al sindaco Carlo Masci, che “lotteremo fino alla fine. Questo parco è importante per tutta la collettività, non solo per il rione, ma per la città. Ce ne vorrebbero tantissimi. Noi andremo avanti e siamo disposti – torna a ribadire – che siamo disposti a legarci agli alberi. Al sindaco diciamo che qui – conclude – non passeranno le ruspe: ci saremo noi”.

“Sarebbe ben più logico, nell’ottica del 'buon padre di famiglia' che dovrebbe guidare ogni amministratore, cercare spazi da riqualificare piuttosto che danneggiare aree nelle quali ci sono già stati interventi positivi con impegno di denaro – aggiunge in una nota la presidente del Wwf Chieti Pescara Nicoletta Di Francesco che ha partecipato alle altre manifestazioni organizzate dai cittadini”. L'occasione per ricordare che secondo l'Organizzazione mondiale della sanità “i fattori di stress ambientali sono responsabili del 15-20 per cento delle morti in Europa. Abitare vicino a uno spazio verde – prosegue - riduce la percezione dello stress e invoglia a una maggiore attività fisica, contribuendo così a diminuire le possibilità di malattie cardiovascolari, patologie articolari, ansia, depressione, infezioni respiratorie e obesità. Avendo a disposizione uno spazio verde, insomma, si vive meglio”. Di qui la difesa del parco di via della Fornace Bizzarri. “L'auspicio – ricordando che a sostenere la battaglia dei residenti c'è anche il parroco don Enrico D'Antonio – è anche anche l’amministrazione municipale ne prenda atto e annulli quello che il parroco ha ben definito, in una lettera al sindaco, un 'inutile braccio di ferro' trovando una soluzione, possibile, per realizzare l’asilo senza cancellare un preziosissimo spazio verde”.

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