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VIDEO | Definito il cronoprogramma che porterà alla nascita della Nuova Pescara: sul quando tutto dipenderà dai Comuni

Due le date possibili previste dalle modifiche alla legge regionale: il primo gennaio 2027 se a settembre 2023 i primi obiettivi saranno centrati o il primo gennaio 2024, ma per mezzo di un commissari ad acta. Dal presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri piena fiducia a sindaci e consigli comunali

La Nuova Pescara nascerà, ma sul quando tutto dipenderà da quanto le amministrazioni di Pescara, Spoltore e Montesilvano saranno capaci di fare nei primi nove mesi del 2023. Se entro settembre i Comuni riusciranno ad accorpare almeno tre servizi e almeno due su tre concluderanno gli studi di fattiblità richiesti potranno chiedere ulteriore tempo con la nuova città che nascerà ufficialmente il primo gennaio 2027. Se l'obiettivo non sarà centrato i consigli comunali saranno sciolti e la Nuova Pescara nascerà il primo gennaio 2024 con l'intervento di un commissario ad acta nominato dal presidente della Regione e del consiglio regionale e quello del commissario prefettizio che sarà nominato dal governo e che per portare a termine processo potrà essere coadiuvato dagli ex sindaci.

Questo in sintesi quanto prevedono le modifiche alla legge regionale 26 del 24 agosto 2018 che stabilisce la nascita della nuova realtà metropolitana. Modifiche presentate alla stampa dal presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, i rappresentati istituzionali dei tre Comuni protagonisti della fusione e i consiglieri regionali firmatari della proposta di legge che approderà subito nelle commissioni consiliari regionale con l'audizione di tutti i soggetti coinvolti, associazioni incluse, ed arrivare nel minor tempo possibile all'approvazione in consiglio regionale. 

Una vera e propria “Road map”, o meglio un cronoprogramma, quella messa nera su bianco dalla Regione che non è un "rinvio", ma al contrario per Sospiri un'accelerazione del processo di fusione che ha dovuto fare i conti prima con le reticenze di chi la nuova città non la voleva e poi con i due anni di pandemia. Nove mesi  i primi del 2023 che devono dunque essere l'occasione per recuperare ed arrivare alla conclusione del processo in modo chiaro e definito.

“Credo sia l'unico modo per avere la concordia necessaria per mettere insieme le tre macchine amministrative così complesse e avere la certezza della nascita della Nuova Pescara. Una città che svolgerà un ruolo di grande importanza nel Medio Adriatico e in tutta la nazione. Per fare questo però c'è bisogno di concordia per cogliere questo obiettivo”, ha dichiarato Sospiri. Tutto nella certezza, ha precisato li presidente del consiglio regionale, che nessun contributo economico andrà perso: né i 300mila euro previsti dalla legge regionale che saranno erogati per metà già quest'anno e per metà dopo che sarà accertato entro il 30 settembre che gli obiettivi richiesti sono stati centrati, né i 5 milioni messi in cassaforte dall'allora presidente Luciano D'Alfonso che sono destinati ai Comuni sopra i 100mila abitanti che hanno la fusione l'avevano iniziata prima della pandemia.

La scadenza di settembre è non solo una previsione di legge, ma anche un vero atto di responsabilità che si chiede a sindaci e consigli comunali di assumersi pienamente per mandare un segnale chiaro ai cittadini dimostrando che la volontà di crearla la Nuova Pescara senza dover mettere tutto nelle mani di un commissario, c'è. “Mi fido della parola dei sindaci, mi fido del fatto che si metteranno a lavoro in questi nove mesi per raggiungere gli obiettivi ambiziosi ma non più rimandabili e mi fido della parole di persone che ogni giorni guidano la vita di migliaia e migliaia di cittadini. Sono convito che nel 2023 arriveranno le risposte attese”, ha chiosato Sospiri.

Cosa prevedono le modifiche alla legge regionale per la nascita della Nuova Pescara

Entrando nel dettaglio di quanto prevedono le modifiche alla legge regionale a due Comuni su tre si chiede entro settembre la definizione degli studi di fattibilità riguardanti la ricognizione e l'analisi dell'assetto organizzativo dell'ente; la ricognizione dei contratti attivi e passivi e delle convenzioni in essere; la ricognizione, le analisi e la valutazione in merito della predisposizione degli strumenti finanziari di programmazione e per lo svolgimento delle attività legate alla gestione finanziaria e tributaria del nuovo Comune; la ricognizioni delle partecipazioni in società e la ricognizione dei regolamento comunali esistenti. 

Entro la stessa data dovranno quindi essere accorpati almeno tre servizi che dovranno diventare unici per la nuova città e cioè uno tra l'organizzazione generale dell'amministrazione, la gestione finanziaria e contabile e di controllo; l'organizzazione dei servizi di interesse generale di ambito comunale, compresi i servizi di trasporto pubblico comunale; il catasto ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente; la pianificazione urbanistica ed edilizia in ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale; l'attività in ambito comunale di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; l'organizzazione a la gestione di servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recuperi di rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi; la progettazione e la gestione del sistema locale dei servizi sociali e l'erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall'articolo 118, quarto comma, della Costituzione; l'edilizia scolastica per la parte non attribuita alla competenza delle province, organizzazione e gestione sei servizi scolastici; la polizia municipale e la polizia amministrativa locale; la tenuta dei registri di stato ci vile e di popolazione e i compiti in materia di servizi anagrafici nonché in materia di servizi elettorali nell'esercizio delle funzioni di competenza statale.

A verificare che gli obiettivi siano stati centrati saranno il presidente della Regione e il presidente del consiglio regionale. Se la valutazione sarà negativa tutto passerà nella mani del commissario con la nascita della Nuova Pescara il primo gennaio 2024. Se invece sarà positiva si procederà con i successivi step per arrivare alla fusione definitiva con la possibilità di chiedere ulteriore tempo da parte di due dei Comuni coinvolti, ma con la fusione che sarà comunque realtà il primo gennaio 2027.

Se dalle amministrazioni arriveranno dunque in questi nove mesi le risposte necessarie a dimostrare che la volontà del processo di fusione c'è, allora il passo successivo sarà quello di presentare entro il 31 gennaio 2024 uno statuto provvisorio del Comune di “Nuova Pescara” da approvare entro 30 giorni e, successivamente e cioè entro il 31 luglio 2026 l'adozione di una proposta dei regolamenti di contabilità, di funzionamento del consiglio comunale e degli uffici e dei servizi. 

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