rotate-mobile

VIDEO | Pettinari (M5s): "Alto il rischio di infiltrazioni mafiose nell'economia, la politica ha l'obbligo morale di agire"

Per il vicepresidente del consiglio regionale le inchieste parlano da sole e il "silenzio assordante" della politica non è tollerabile: "Bisogna legiferare Alle vittime si diano encomi perché in Abruzzo e a Pescara ce ne sono"

Un “silenzio assordante” quello della politica sull'ormai “presenza conclamata delle mafie, dalla camorra alla 'ndrangheta in Abruzzo e soprattutto a Pescara”. A denunciarlo è il vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari (M5s) che chiede un impegno concreto per sostenere i cittadini e tutelare il territorio dando il massimo supporto a chi della nostra sicurezza si occupa. Per questo, sostiene, compito della politica deve essere quello prima di tutto di parlarne della presenza della mafia e quindi di legiferare sul tema, con interventi anche sul piano regionale e anche premiare quei cittadini che vittime di mafia ormai lo sono.

Che ormai la mafia ci sia e che la sua presenza sia “ormai stabile è la presenza di fiduciari sul territorio” e a testimoniarla ci sono anche le inchieste della magistratura. “La preoccupazione più grande – aggiunge Pettinari - è che si parla anche di un livello superiore ovvero di depositi per rifornire le piazze dello spaccio non solo abruzzese, ma anche di altre regioni” con Pescara ancora una volta protagonista dato che “è un crocevia importantissimo e strategico per fare questo tipo di operazioni”.

Monitorare l'economia dovrebbe quindi essere una priorità perché per Pettinari è proprio che “i proventi degli illeciti possono essere reinvestiti in quelal che può sembrare economia legale. Vediamo ogni giorno aprire bar e ristoranti di lusso e poi chiudere il nostro conterraneo perché non ce la fa ad arrivare a fine mese. Bisogna accendere un grosso faro e la politica deve occuparsi di questo. Se non parliamo di questi temi – prosegue – se non legiferiamo per dare strumenti utili alla magistratura si arriverà troppo tardi a risolvere il problema”.

“Mi sento l'unico che parla di mafia in Abruzzo – afferma -. Farlo significa parlane in consigli regionali straordinari dove io porterò le mie proposte come quella di monitorare e verificare quali attività aprono sul nostro territorio e stare accanto a prefettura, magistratura e direzione distrettuale antimafia”. Direzione distrettuale che proprio di recente ricorda, ha messo a segno un'importante operazione che ha portato a diversi arresti e allo smantellamento di quello che è stato definito “l'anti-Stato” di Rancitelli. “Dobbiamo sapere se le attività che aprono sono lecite e intervenire perché in tanti sono costretti a subire usura ed estorsione. Cittadini che non parlano perché hanno paura”, dice ancora Pettinari.

Sbagliata per lui l'idea di limitare le intercettazioni, afferma lanciando un chiaro messaggio al governo nazionale: “le intercettazioni vanno aumentate non tagliate perché sono il sale della nostra giustizia”, afferma.

Per Pettinari quello di schierarsi da parte dei rappresentanti delle istituzioni è “un obbligo morale” e uno dei modi per farlo è quello di conferire encomi a chi ritorsioni le subisce. “Vorrei vedere in quelle sedute in cui si danno riconoscimenti ed encomi solenni si iniziassero a dare questi anche alle vittime della criminalità organizzata. A Rancitelli almeno a due persone hanno bruciato la macchina e altre sono state aggredite. Farlo sarebbe già un grande segnale, sarebbe un punto dal quale partire”.

Video popolari

VIDEO | Pettinari (M5s): "Alto il rischio di infiltrazioni mafiose nell'economia, la politica ha l'obbligo morale di agire"

IlPescara è in caricamento