VIDEO | La Fidas festeggia i 40 anni e lo fa con una giornata di scienza e spettacolo con Michele Zarrillo, Dado e Violante Placido
Sono circa 9mila i donatori attivi sul territorio e oggi si può dire che una "cultura della donazione" c'è sottolinea la presidente Anna Di Carlo, ma è di plasma che c'è tanto bisogno ed è proprio di questo che si parlerà nel convegno organizzato per l'occasione. La Asl di Pescara, intanto, va in controtendenza: i numeri crescono ed è un vero riferimento regionale
La Fidas Pescara festeggia i 40 anni dell'associazione e soprattutto festeggia i circa 9mila donatori attivi che ne fanno parte oltre agli altri 4mila che finché hanno potuto questo gesto di grande altruismo lo hanno fatto e che per questo restano dell'associazione continuano e continueranno a fare parte.
Una giornata evento quella organizzata il 18 luglio che si aprirà con il convegno scientifico “Plasmaproduzione a che punto siamo?” che porterà all'Auditorium Petruzzi nomi importantissimi come quello di Vincenzo De Angelis, direttore del Centro nazionale sangue, oltre all'amministratore delegato Cls Behring Oliver Schmitt. Con loro al tavolo anche il presidente nazionale Fidas Giovanni Musso, il direttore del Centro regionale sangue Abruzzo Pasquale Colamartino, la presidente Fidas Pescara e la direttrice Simt Pescara (Servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale) Patrizia Accorsi che è anche direttrice del dipartimento Oncologico-ematologico della Asl. Spazio però anche al divertimento in serata con l'appuntamento organizzato al teatro d'Annunzio dove ci saranno Michele Zarrillo, Dado e Violante Placido. Una serata cui la direzione artistica è stata affidata a Davide Cavuti.
Alla Di Carlo che nel 1980 ha iniziato l'avventura Fidas a Pescara e che è tornata alla guida dell'associazione chiediamo se 40 anni sono stati sufficienti a creare una “cultura della donazione” e la risposta è positiva. Tra i suoi ricordi quello di un congresso a Udine dove, già molti anni fa, c'erano ben 53mila donatori. Fu lì che chiese come si faceva ad averne tanti e la risposta fu “con la cultura. Mi dissero dei famiglie che portavano i loro figli a donare una volta compiuti i 18 anni. Oggi anche noi abbiamo tante famiglie che lo fanno e questo ci rende molto felici”.
Di sangue c'è sempre bisogno però e il covid, a livello nazionale, ha fatto registrare un calo con un 2022 che invece ha visto in controtendenza proprio l'Abruzzo e proprio la Asl di Pescara che, sottolinea Accorsi così come il direttore sanitario Antonio Caponetti, è diventato un vero e proprio riferimento per il territorio. L'anno scorso si è chiuso con 14mila sacche raccolte, spiega Di Carlo e con circa 600 donatori in più. Tra le priorità anche quella di donare il plasma, sottolinea la direttrice del Simt. “Il 1 per cento di tutto il sangue che viene donato a Pescara sono per il reparto di ematologia, ma c'è bisogno anche di plasma – sottolinea Accorsi – perché tante patologie hanno come primo farmaco di scelta un farmaco che è un plasma derivato” Esigenze che si fanno ancor più importanti in una popolazione che si fa sempre più anziana e anche con il caldo di sangue e di plasma si ha bisogno. Se infatti l'ematologia è il primo reparto di riferimento, non da meno lo sono altri come quelli oncologici senza dimenticare l'importanza di averne quando si finisce in sala operatoria.
La presenza di De Angelis al convengo, sottolinea ancora Accorsi, è importantissima. Sarà lui a dare un aggiornamento in tempo reale di quella che è la situazione anche in riferimento ai primi mesi del 2023. L'occasione per lei per ribadire che se purtroppo gli ultimi dati a livello nazionale parlano di un calo di donazioni di sangue fino al 30 per cento, il nostro territorio ha saputo distinguersi andando in controtendenza e questo proprio grazie “ai donatori e al regalo che fanno ogni giorno donando un bene tanto prezioso e insostituibile. Loro ci sono e per noi è fondamentale”. Una generosità che ha consentito di superare anche il covid nonostante le difficoltà. Nel 2021, infatti, le donazioni effettuate sono state 13mila 716: di queste 7mila 095 da donatori Fidas attivi. Nel 2022 sono state ancora di più e cioè 13mila 852 (7mila 151 donatori Fidas).
Anche le malattie cambiano e dunque le esigenze crescono ecco perché i giovani sono la chiave, prosegue Di Carlo. “La nostra intenzione è di continuare a lavorare con loro. Lo facciamo già da dieci anni in realtà con le scuole di Pescara, Montesilvano e dei comuni vicini – spiega -, ma è con loro che dobbiamo rapportarci perché loro saranno i futuri donatori di questo ospedale”.
È lo stesso Caponetti a rimarcare quanto di sangue e plasma ci sia sempre bisogno e così la festa della Fidas diventa, in un certo senso, la festa di tutti i donatori: quelli che lo sono già, ma anche quelli che un giorno lo diventeranno. “È la loro festa – conclude la presidente della Fidas Pescara -. Fino ad ora abbiamo già mille ottocento di loro che ci saranno. Quella del Teatro d'Annunzio sarà una bella festa”.
Alla presentazione dell'evento hanno partecipato anche il direttore amministrativo Vero Michitelli e la dottoressa Anna Quaglietta responsabile della Uosd (Unità operativa semplice dipartimentale) di Ematologia integrata.
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