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VIDEO | Ferro di Cavallo, via alla demolizione: pronto il bando, a gennaio arrivano le ruspe

Pubblicata la determina a contrarre e il 30 novembre ci sarà l'avviso pubblico. Ad annunciarlo il presidente della Regione Marsilio e il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri: già ricollocate in abitazioni Ater riqualificate i residenti aventi diritto, sfrattati chi occupava illegalmente le abitazioni

“La Befana il Ferro di Cavallo si porta via”. E' la battuta con cui il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri conferma che a gennaio le ruspe inizieranno a buttare giù quello che è uno dei luoghi simbolo nell'accezione peggiore del termine, della città di Pescara. Questa mattina alla presenza della stampa è stata infatti pubblicata la determina a contrarre per procedere all'appalto e mercoledì 30 novembre sarà pubblicato il bando per l'assegnazione dei lavori. Assegnazione che sarà fatta nei prossimi 35 giorni. Subito dopo quindi la cantierizzazione. “E' un fatto straordinario – dichiara Sospiri – perché non abbatteremo solo il Ferro di Cavallo, ma anche perché ricostruiremo in maniera diversa i 56 alloggi dopo averne recuperati oltre 60 dove sono state collocale le famiglie che erano lì e che avevano diritto all'abitazione. Inizia la complessiva riqualificazione di un'area che viene chiamata periferica ma che in origine era quella che ha fondato Pescara”.

Nello specifico da 120 alloggi abitati di via Tavo sono state trasferite 63 famiglie con altre 9 per cui il trascorso. Gli sfratti sono stati 18 con 12 decadenze di assegnazione a carico di persone che occupavano senza alcun diritto gli appartamenti. A spiegarlo è il presidente dell'Ater Pescara Mario Lattanzio.

“E' il primo passo per cancellare quella vergogna – aggiunge il presidente della Regione Marco Marsilio - e togliere di mezzo quelle realtà che da un punto di vista architettonico e urbanistico che ha fortemente favorito l'insediamento di attività criminali. Al loro posto ci saranno 56 alloggi, qualche decina in meno degli attuali e con una corte aperta. Non ci saranno spazi chiuso o blindabili da gruppi criminali”. Nel ribadire il loro allontanamento Marsilio ricorda che una delle prime leggi approvate durante il suo mandato è stata proprio quella con cui sono state “aggravate le sanzioni nei confronti delle persone che vivono negli alloggi popolari e che commettono atti penalmente rilevanti. Una legge – aggiunge – fortemente contrastata dalla sinistra. D'Altronde dove governano loro si fanno le sanatorie, da noi invece si cacciano quelli che non hanno titolo e si tutelano quelli che hanno diritto”.

abbattimento ferro cavallo annuncio

Sul come si pensa di evitare un'ondata di ritorno nel quartiere risponde Sospiri: “oggi le regole per le assegnazioni delle abitazioni sono molto più rigide. Chiaramente non ho la certezza che riusciremo a reprimere tutti i fenomeni malavitosi, ma ci saremo con tanti presidi di Stato di Regione come con la sede dell'Ater, il comando della polizia municipale e l'ufficio anagrafe. Cercheremo di far vivere il quartiere e con la collaborazione delle associazioni che ci sono lì cercheremo di far vivere il tessuto sociale. Sono convinto che il bello e le attività spingano via chi ha cattive intenzioni”.

“Nel frattempo andremo in gara con la nuova ricostruzione con la piazza che verrà e con la riqualificazione delle aree con termini fino al parco che era alle spalle del Ferro di Cavallo”, specifica Sospiri. “Restituiremo risanato un quartiere che purtroppo – conclude Marsilio – per decenni è stato

Soddisfatti del risultato raggiunto anche l'assessore alle politiche della casa del Comune di Pescara Isabella Del Trecco e il sindaco Carlo Masci presenti all'annuncio della determina a contrarre e del bando che ne scaturirà, così come il consigliere regionale della Lega Luca Di Renzo, il deputato FdI Guerino Testa e il direttore dell'Ater Gianni D'Addazio oltre ai dirigenti dell'ufficio tecnico della Regione Abruzzo.

agli onori della cronaca nera: brutto esempio in tutta Italia”.

Il progetto complessivo che include i due bandi e cioè quello di demolizione e quello di ricostruzione, prevede un importo complessivo di circa 8 milioni di euro (7 milioni 886 mila euro): un milione 540mila euro per l'abbattimento e 6 milioni 326 mila euro per la costruzione di due nuovi edifici.

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