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VIDEO | L'ira di Masci: "Grave non essere in consiglio per l'area di risulta, se fosse una questione politica prenderei le mie decisioni"

Non si è raggiunto il numero legale per aprire la seduta sulla cessione di parte dell'area alla Regione per la sede unica e il sindaco convoca la maggioranza. "Inaccettabile" per lui anche se si fosse trattato di un semplice problema di orari: "Quando c'è il consiglio si deve essere in aula"

“È una cosa grave. Se fosse una questione politica io prenderei le mie decisioni e questa cosa la vedremo venerdì perché venerdì 9 giugno è riconvocato il consiglio comunale. Se invece si tratta di poca attenzione agli orari è altrettanto grave perché il consiglio comunale deve stare in consiglio comunale per rispettare il mandato degli elettori e questo lo dirò nella riunione di maggioranza che ho convocato”.

È irritato il sindaco Carlo Masci per quanto avvenuto nella mattina del 6 giugno: il consiglio comunale che avrebbe dovuto portare all'approvazione della delibera per la ratifica dell'accordo di programma con la Regione per la realizzazione della sede unica dell'ente nell'area di risulta non si è potuto aprire. Solo dieci i consiglieri comunali presenti. Assente la minoranza, ma assenti anche tanti esponenti di maggioranza con le opposizioni che parlano di un sindaco rimasto “solo” e “abbandonato da tutti”.

Le ragioni delle assenze il sindaco le vuole sapere e le chiederà ai diretti interessati nell'incontro convocato, ma se dietro vi sia una volontà politica come sostengono le opposizioni e cioè il non voler sosterete il progetto, sarà il voto in aula a dirlo. Se così fosse allora potrebbe mettere in discussione tutto, ma se così non fosse, la gravità del fatto resterebbe comunque almeno nei confronti della città e di tutti i pescaresi, ribadisce.

“Noi – ammonisce Masci - stiamo approvando le delibera più importante da trentasette anni a questa parte visto che parliamo dell'area di risulta che da tantissimi anni è soltanto un ammasso di lamiere, senza verde e senza nessuna prospettiva. Noi gliel'abbiamo data e una di queste era il palazzo della Regione concordato con la Regione stessa. Era una cosa molto importante. Alcuni consiglieri non c'erano e questo ha impedito di aprire il consiglio. Vedremo venerdì possibile – ripete -. Non va bene, non è accettabile. Ogni consigliere ha la responsabilità di esserci quando si devono votare le delibere”.

Non casuale dunque la scelta di riconvocare la seduta alle 20 del 9 giugno e alla stessa ora sabato 10. Un orario insolito che rappresenta un chiaro messaggio perché si rientri nei ranghi e ci si comporti come un consigliere deve fare. “Ho parlato con il presidente Antonelli – dice infatti Masci – e abbiamo concordato che potesse essere il migliore dato che tutti dovrebbero essere liberi ed essere in aula”.

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