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Sabato, 20 Aprile 2024

VIDEO | L'attacco del centrosinistra: "I fondi delle ciclabili usati per rifare corso Vittorio Emanuele II e i lavori paralizzeranno la città"

Il consigliere regionale Blasioli (Pd) e i consiglieri comunali denunciano la deviazione di 360 mila euro per rifare l'asfalto, parte la segnalazione al ministero e sulle tempistiche del cantiere si solleva un'altra polemica

Un totale di 360 mila euro di fondi pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) destinati alla realizzazione di 13 chilometri di piste ciclabili in città saranno deviati per consentire il rifacimento del primo tratto di corso Vittorio Emanuele II (fino a via Genova) togliendo dunque risorse alle ciclovie con il fine di porre “riparo” a un errore fatto quando sindaco era Luigi Albore Mascia. Questo con l'aggravante di avviare il cantiere subito dopo Pasqua con il rischio di mandare in tilt l'intera città.

Questo quello che denunciano i consiglieri comunali del centrosinistra e del partito democratico in particolare, cioè Piero Giampietro, Stefania Catalano, Marco Presutti, Francesco Pagnanelli e Giovanni Di Iacovo e con loro il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli. Per loro la decisione di destinare quei 360 mila euro del finanziamento da 3 milioni e 400 mila euro utile alla realizzazione delle ciclabili “lasciando solo 11 mila euro per la ciclovia colorata di corso Vittorio Emanuele”, è non solo una deviazione dei fondi ad altra destinazione, ma anche la dimostrazione di un “modus operandi” che l'amministrazione sta portando avanti in tutta la città sostiene in particolare Presutti. Una città in cui, aggiunge Blasioli, “si costruiscono pure strutture importanti, ma lo si fa in parchi pubblici o sugli orti urbani”. Un chiaro riferimento questo alle tre vicende che hanno animato il dibattito cittadino: l'intenzione di costruire due asili l'uno nel parco di via della Fornace Bizzarri e l'altro dove ci sono gli orti urbani di via Santina Campana e la cessione alla Asl del terreno del parco di via 8 marzo per realizzare una Casa di comunità.

I primi quattro chilometri di quelle piste ciclabili, spiegano i consiglieri, vanno realizzate entro dicembre 2023 con quel primo intervento presentato pochi giorni fa dall'amministrazione e che interesserà il primo lotto di corso Vittorio Emanuele. Un tratto complessivo di 390 metri lineari in cui i fondi del pnrr serviranno dunque solo in minima parte, 11 mila euro ribadisce Blasioli, per le due corsie di ciclabile, con tutto il resto destinato a “togliere integralmente il manto in calcestruzzo che sarà ricostruito”.

Questo perché, afferma in particolare Pagnanelli, quella copertura fatta nel 2014 e annunciata dall'allora sindaco Mascia e l'allora assessore Masci, era stata pensata per il passaggio della filovia, ma uno studio allegato all'attuale relazione dei lavori nel 2016 avrebbe rilevato la sua inadeguatezza costringendo dunque oggi a rifare tutto da capo. Cosa per la quale, annunciano, i consiglieri comunali chiederanno all'amministrazione nel prossimo consiglio comunale di chiedere il risarcimento alla ditta che quei lavori li ha fatto se davvero sbagliati e di utilizzare quelli di fondi per rifarla la strada e non i finanziamenti europei che servono per le ciclabili.

Uno studio quello cui si fa riferimento in cui si legge chiaramente che “la pavimentazione non è idonea al transito di mezzi di trasporto pubblico” in direzione nord forse perché sono state portate avanti “differenti modalità di esecuzione”. Avendo problemi anche il tratto sud “si è valutato – si legge ancora – di procedere con l'intera demolizione della lastra e la sostituzione con una pavimentazione flessibile in asfalto”. Insomma se c'è stato un errore sarebbe stato commesso dai chi i lavori li ha fatto ecco perché, ribadiscono gli esponenti del Pd, non essendo ancora passati dieci anni dall'esecuzione rifarsi sulla ditta sarebbe possibile.

Altro problema per i consiglieri quello della tempistica scelta per avviare i lavori che il 17 aprile dovrebbero partire. Una scelta che rischia, denunciano tutti, di mandare in tilt la città dovendo chiudere una delle arterie principali della città, deviare il traffico e dunque anche gli autobus e creando così nuovi problemi anche agli esercenti. Per la Catalano l'ennesima dimostrazione che si fanno le cose “di fretta e senza alcuna programmazione”. “Si realizza su corso Vittorio Emanuele in entrambe le direzioni – prosegue Blasioli – una ciclabile di un chilometro e mezzo. Che senso ha chiudere la strada ad aprile? Lo si faccia in estate. Anche di questo i consiglieri comunali chiederanno contezza in aula appena possibile”. Tema questo su cui l'amministrazione il giorno in cui quei lavori li ha annunciati aveva rassicurato con proprio l'oggi assessore comunale ai lavori pubblici Luigi Albore Mascia che ha affermato che disagi non ce ne saranno.

Insomma per Di Iacovo si sta rischiando di perdere un treno importante, quello del pnrr, per dare un'impronta sostenibile con ciclabili degne di essere chiamate tali, alla città. A Blasioli chiediamo quindi se questa deviazione di fondi e cioè quei 360mila euro che serviranno a rifare il corso non potrebbero penalizzare il proseguo delle attività per realizzare tutti i 13 chilometri previsti. “Sicuramente – risponde – se arrivano 3 milioni e 400mila euro per le ciclabili e il 13 per cento viene utilizzato per rifare per realizzare circuiti cittadini adeguati. Sicuramente questa distrazione fondi la segnaleremo al ministero”.
L'occasione per lui anche per rimarcare che sulla tanto contestata viale Marconi la ciclabile non sarebbe affatto prevista e anche su questo, annuncia, saranno chieste spiegazioni.

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