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Giovedì, 25 Aprile 2024

VIDEO | La Casa di comunità della Asl si farà al posto del parco di via 8 marzo: si cerca un nuovo spazio per i bambini

La delibera per la cessione del terreno all'Azienda sanitaria è stata ritirata, ma tornerà in aula così com'è perché quello, ribadiscono il sindaco Carlo Masci e il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli è quello l'unico spazio idoneo: il messaggio arriva forte e chiaro ai residenti e le opposizioni che restano critici sul modo di agire dell'amministrazione

La delibera è stata ritirata sì, ma per individuare un'area alternativa dove realizzare un nuovo parco a disposizione della città: il presidio della Asl si farà nello spazio di via 8 marzo.

La maggioranza per voce del sindaco Carlo Masci e del presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli ha messo un punto fermo sulla vicenda e lo ha fatto nel corso di un incontro tenutosi nella sala giunta alla fine di un consiglio comunale brevissimo, ma decisamente incandescente.

Trenta secondi per ritirare la delibera e diversi minuti di caos con insulti volati dai banchi della minoranza nei confronti del presidente del consiglio comunale con i primi che, sebbene il chiarimento sui modi ci sia stato, dal prefetto comunque andranno. Per loro la decisione di cassare e cioè non far discutere i due ordini del giorno presentati è una violazione al regolamento, ma così non sarebbe per Antonelli.

Un caos quello creatosi che aveva spinto inizialmente i cittadini a decidere di non sedersi al tavolo con i rappresentanti del governo cittadino. Alla fine però l'incontro c'è stato. Un incontro nel corso del quale loro hanno solo voluto ascoltare riservandosi eventuali azioni solo quando sapranno se nuovi spazi verdi attrezzati e limitrofi ci saranno davvero e soprattutto un quadro definito su quali servizi dovrà erogare concretamente il nuovo presidio Asl. Ragione questa per cui da parte di Masci e Antonelli è stata data la disponibilità ad incontrare i vertici della stessa Azienda sanitaria.

Al tavolo di confronto è intervenuto anche il capogruppo del Partito democratico Piero Giampietro che su quella “nuova area verde” che si starebbe cercando ha espresso non poche perplessità lamentando il fatto che se davvero fosse paragonabile all'esistente allora potrebbe ospitare quella il presidio Asl e sostenendo che “probabilmente si tratta di un francobollo”, cioè di un'area molto più piccola. Un punto su cui ha chiesto all'amministrazione chiarezza.

A rispondergli è stato il sindaco Masci annunciando che nel giro di pochi mesi dovrebbe sbloccarsi il project financing per l'impianto sportivo di Colle Breccia che sarà quindi, ha detto, “riattivato dopo dieci anni garantendo spazi verdi e campi per i bambini”.

“Il ritiro della delibera – ha quindi dichiarato Antonelli al termine dell'incontro – favorisce la possibilità di riflettere ulteriormente non sulla localizzazione della struttura perché quel progetto può essere realizzato solo in quell'area e su questo il sindaco è stato chiaro. Ci siamo però posti fortemente il tema di soddisfare le esigenze del quartiere magari provando a recuperare un'area limitrofa da destinare a verde attrezzato. Un'area sostitutiva da quella che sarebbe utilizzata per realizzare una struttura tesa a erogare servizi di sanità pubblica che sono quelli che mancano sul territorio. Credo che i cittadini lo abbiano compreso tanto che ci siamo messi a disposizione per favorire un incontro con la Asl affinché vengano dettagliati tutti i servizi che vengono erogati”.

Se per Antonelli probabilmente un cortocircuito nella comunicazione c'è stato, si è dunque in tempo per rimediare e cercare soluzioni che vadano loro incontro “eccetto che per un punto – ribadisce -: quel progetto è stato studiato per essere costruito su quell'area che l'unica area a disposizione come dice la relazione degli uffici. E' l'unica area avente le caratteristiche per poter ospitare quella struttura e partecipare a bandi del pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) che impongono aree immediatamente disponibili dal punto di vista urbanistico”.

La scelta di ritirarla quella delibera però per le opposizioni dimostrerebbe che di urgenza non ce n'era e che l'anno trascorso da quando la Asl ha fatto richiesta di uno spazio per la Casa di comunità poteva essere utilizzato per trovarne uno differente in cui costruirla. A questo ha risposto direttamente il sindaco nel corso dell'incontro avuto con i cittadini. Masci ha quindi ripercorso l'iter con cui si è arrivati ad individuare l'aula per cui il Comune protagonista lo sarebbe diventato solo dopo che l'Azienda sanitaria ha vinto il bando del pnrr e riferendo che lui stesso era andato a vedere l'area inizialmente chiesta dalla Asl e non lontana da via Rio Sparto: “si è scoperto che la maggior parte di essa non è del Comune ma di un privato per cui l'Azienda ha individuato quella come unica alternativa possibile –. Mi spiace che questa decisione vada ad incidere sulle vite di chi ci vive, ma penso anche a quante persone avranno un vantaggio nell'avere una struttura sanitaria di base nella zona sud della città non servita da presidi sanitari”.

Da parte delle opposizioni però nessuna giustificazione. Se per Giampietro l'atteggiamento dell'amministrazione, anche dopo quanto avvenuto in aula per quella chiusura di consiglio che ha spinto i consiglieri ad accusare il presidente Antonelli di atteggiamento dittatoriale, “inizia a fare paura”, per il consigliere del Movimento 5 Stelle Paolo Sola la scelta di fermarsi di fronte a quella che era stata definita come una “urgenza” sarebbe stata determinata da una parte dalla volontà di non volersi confrontare con i cittadini presenti in consiglio e dall'altra dal timore creatosi dopo quanto avvenuto in via della Fornace Bizzarri dove i residenti davanti al Tar (Tribunale amministrativo regionale) la loro prima battaglia l'hanno vinta vedendo l'annullamento della delibera con cui si voleva realizzare un asilo nel parco di quartiere.

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