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VIDEO | Tiboni (Associazione Flaiano): "Da oltre due anni chiediamo di essere soci dell'Ente manifestazioni, mai avuta risposta"

La presidente dell'associazione vorrebbe una risposta sottolineando l'intenzione di voler entrarne a far parte per arricchire il tessuto culturale pescarese e chiarimenti li chiede anche sul credito che l'Ente vanterebbe nei confronti di uno dei soci

Il perché l'associazione Amici dell'Ente manifestazione non sia stato sospeso se davvero moroso “bisognerebbe chiederlo al consiglio d'amministrazione dell'Ente stesso. Io posso solo confermare la nostra solvibilità”. Conclude così la sua intervista Carla Tiboni presidente dell'associazione Flaiano e degli omonimi premi giunti al traguardo dei 50 anni, a chi le chiede perché non sia stata accolta, anzi sembra neanche discussa, la richiesta più volte avanzata dall'associazione di entrare a far parte dell'Emp (Ente manifestazioni pescaresi). L'occasione per Tiboni anche per sottolineare che mentre l'associazione da lei presieduta attende risposta, ce ne sarebbe un'altra già socia e cioè gli Amici dell'Ente, che non avrebbe versato 40mila euro (10mila l'anno) di quote previste dallo Statuto senza che però, come lo stesso dice, questa sia stata sospesa ed eventualmente estromessa dalle attività dell'Ente stesso.

Una “questione di trasparenza” così la definisce auspicando che alla fine il consiglio d'amministrazione dell'Emp che “è un ente importantissimo”, precisa, prenda in considerazione una richiesta avanza per “arricchire il circuito culturale pescarese” avendo il premio un brand internazionale che di presentazioni non ha bisogno. Ecco che allora la Tiboni si chiede perché nessuna risposta, positiva o negativa, sia mai arrivata sebbene lo stesso Ente abbia pubblicato nel 2019 un bando per cercare nuovi soci come ricorda lei stessa.

“Lo Statuto prevede che la quota debba essere versata. Ci si deve premurare di verificare che le quote associative siano state pagate altrimenti il socio moroso deve essere sospeso e successivamente dichiarato decaduto”, spiega riferendosi all'articolo 7 che indica come tra le cause di cessazione della qualifica di socio qualora non versata.

Una morosità relativa agli anni 2017, 2018, 2019 e 2022 secondo quanto riferito e rilevato dalla documentazione consultata da Tiboni, ma su cui fa sapere a IlPescara il vicepresidente attuale dell'Ente manifestazioni Simone D'Angelo, non vi è al momento certezza, ma sa cui assicura saranno fatte verifiche. Pagate invece le quote 2020 e 2021, ma con modalità su cui Tiboni chiede si faccia altrettanta chiarezza. “Il 28 maggio 2020 – ha detto Tiboni nel corso della conferenza stampa convocata - l'Ente manifestazioni ha fatto un bonifico di 10mila euro agli Amici dell'ente per sostenere il concerto tenutosi per ringraziare gli operatori sanitari che hanno operato durante il periodo covid e tenutosi al Marina di Pescara senza pubblico. Il 3 giugno l'associazione Amici dell'ente ha fatto un bonifico di 10mila euro per il pagamento della quota associativa. Il 19 aprile 2021 – ha proseguito – l'Ente ha versato alla stessa associazione 10mila euro come contributo per l'attività annuale. Lo stesso giorno è stata versata la quota associativa del 2020. Ad oggi – ha detto ancora Tiboni – nonostante come detto l'associazione avesse una morosità per la quale doveva essere sospesa questo non è avvenuto”. Chiarimenti, fa sapere, li ha chiesti direttamente al collegio dei revisori dei conti dell'Ente manifestazioni che la risposta l'ha inviata “il 29 febbraio 2023 dicendomi che non è suo compito, ma lo Statuto prevede che il collegio vigili anche su questo”.

A chi le chiede se intende rivolgersi alla procura della Repubblica specifica che nelle intenzioni non c'è la polemica, ma la volontà di affermare quel principio di trasparenza che le ha permesso di ricostruire la vicenda tramite i documenti pubblici e presenti sul sito stesso dell'Ente.

“Noi – ha detto ancora Tiboni spiegando il perché della volontà di entrare a far parte dell'ente – volevamo e vorremmo entrare nell'Ente per poter lavorare ancora meglio nella cultura. Da due anni e mezzo abbiamo formulato questa richiesta facendo tutti i passaggi richiesti e non ci è stata data nemmeno una risposta. Mi risulterebbe e uso il condizionale, che non è stata portata all'attenzione del cda e spero che lo faccia nell'interesse dell'ente” che per lei sarebbe a rischio avendo chiuso l'anno, riferisce, “con un passivo di 36mila euro”.

L'occasione anche per ricordare che sebbene l'associazione Flaiano non ne abbia mai fatto parte, dell'Ente “cofondatore fu Edoardo Tiboni che è stato presidente dell'associazione Flaiano e dei premi per 46 anni e che ha contribuito a costruire il teatro monumentale d'Annunzio. Il legame come vedete – ha detto ancora – non è forte ma fortissimo ed è per questo che l'associazione ha rivolto questa richiesta per poter lavorare per la cultura. Noi lo sapete abbiamo una prerogativa che è quella di fare cultura a costo zero senza fini di lucro. Lavoriamo su base attiva per la cultura per la comunità e per la città. Amiamo la cultura e Pescara – conclude – è credo sia questo il motivo per cui la nostra proposta di entrare era di arricchire il circuito culturale pescarese”.

A rispondere è il presidente dell'Ente manifestazioni Walter Meale che con una breve nota ha fatto sapere che si è a conoscenza della richiesta avanzata e che la stessa sarà discussa in occasione del prossimo incontro dell'assemblea dei soci che sarà fissato "a stretto giro" per fare chiarezza su quali sono le modalità d'ingresso all'Ente in quanto queste, sostiene, non sarebbero ben definite nello Statuto stesso. 

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