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Mercoledì, 27 Settembre 2023

VIDEO | Il presidente Catone (Saga): "A lavoro per riavere il volo per Milano-Linate e nessun rischio per la licenza"

Luglio 2023 nuovo mese record per i passeggeri e se per il dialogo con Ita ci vorrà tempo visto il riassetto societario, per il presidente un minimo spiraglio c'è. Replica anche sulla mancata nomina del direttore generale: tutti i parametri cresciuti, abbiamo dimostrato di saper lavorare serenamente

Niente polemiche, ma un atteggiamento costruttivo. È quello che chiede il presidente della Saga Vittorio Catone che insieme alla Regione, assicura, è a lavoro perché il volo Ita Pescara-Milano Linate possa tornare all'aeroporto d'Abruzzo e sebbene piccolo, qualche spiraglio potrebbe esserci. Sottolineando che luglio 2023 lo scalo ha segnato un nuovo record passeggeri, Catone risponde anche a chi parla di possibile perdita della licenza Enac per la mancanza della figura del direttore generale. Timori senza fondamento afferma, e chi li alimenta “non fa fare una bella figura alla comunità e al territorio”.

Ha voluto incontrare la stampa il presidente per puntualizzare su alcuni temi che negli ultimi giorni tengono banco sulle prime pagine dei giornali e ha voluto farlo proprio venerdì 4 agosto, il giorno in cui i voli per Milano Linate cessano ufficialmente. Le difficoltà ci sono, ma con loro anche le speranze perché venga ripristinato e alcune carte da giocare ci sarebbero torna a dire Catone come già fatto proprio ai microfoni de IlPescara qualche giorno fa. Si valutano anche altri vettori sebbene la possibilità di avere da questi il collegamento sia piuttosto remota.

“Bisogna essere realistici e non fare proclami invano - esordisce Catone -. Da oggi il collegamento è sospeso. Lo abbiamo saputo a metà giugno dal giorno stesso ci siamo attivati insieme alla Regione Abruzzo e in primis con il presidente Marco Marsilio che è il più determinato a riportare il volo a Pescara. Nessuno di noi ha dormito – aggiunge rispondendo ai detrattori -. Tutti quanti noi abbiamo la voglia e la necessità di riavere questo collegamento sia in termini di collettività che prestigio territoriale”.

Sul fronte Ita Airways “bisogna essere altrettanto onesti – torna a dire -. Sta vivendo una ristrutturazione aziendale e bisogna rispettare questo momento storico della compagnia. È il momento di parlare in maniera costruttiva e non facendo polemiche”, ribadisce ricordando che già a marzo 2022 la compagnia aveva espresso la volontà di cancellare il volo e il problema è nel numero dei passeggeri. Come già detto alla nostra testata Catone spiega di nuovo come proprio lo scarso numero di utenti abbia portato ad una scelta fatta sebbene nella consapevolezza di dover affrontare un'importante perdita economica visti gli incentivi e le agevolazioni sulla scia del “low cost” che l'aeroporto aveva con essa sottoscritto. Insufficiente per tenere in piedi il volo e di qui la decisione unilaterale di Ita di interrompere il collegamento.

Una “minima apertura” aggiunge, ci sarebbe, ma ora è il tempo della rimodulazione del piano operativo per la compagnia. Poi si tornerà a parlare. Quello che bisogna capire, prosegue il presidente Saga, “è che Ita non è il nemico assoluto e anch'essa parte lesa perché perde molti soldi. Questo è un rapporto fornitore cliente e noi il cliente vogliamo trattenerlo”.

Catone sottolinea come con altri vettori si stia dialogando per Milano Linate, ma gli spazi sono pochi essendo soprattutto Ita ad avere appoggio sull'aeroporto, ma anche questa strada si sta percorrendo anche al fine di evitare un monopolio Ryanair all'aeroporto di Pescara. Ad oggi l'unico collegamento in direzione Milano è infatti quello per Bergamo della compagnia irlandese.

“Su Linate Ita ha più slot di tutti quanti”, spiega ribadendo che il primo interlocutore resta quello e affermando che proprio quel piano operativo in rimodulazione potrebbe diventare la soluzione perché “dovrà probabilmente incrementare i voli su Milano Linate ed è probabile che ci sarà spazio anche su Pescara”.

Quindi la polemica sulla mancata nomina del nuovo direttore generale. Un tema molto tecnico, specifica, cercando di fare chiarezza su quale sia la differenza tra concessione e certificazione e dunque replicando a chi parla di licenza a rischio per l'aeroporto.

“Per farla semplice quando si parla di certificazione si parla della 'patente' con cui puoi operare in una infrastruttura aeroportuale. La concessione è l'affitto che paghiamo al proprietario”, cioè Enac. Su quest'ultimo fronte problemi non ci sono, mentre sull'altro i rilievi non sarebbero tali da creare problemi concreti e assolutamente identici a quelli di tanti altri aeroporti che vengono, come tutti, sottoposti a verifiche. Rischi dunque non ce ne sarebbero anche perché, sottolinea Catone, “abbiamo dimostrando negli ultimi 12 mesi in assenza del direttore generale che questo aeroporto e questa società sono cresciute sotto tutti i parametri numerici aeroportuali. Abbiamo un accountable certificato ed accettato da Enac che manda avanti l'infrastruttura dal punto di vista aeroportuale e abbiamo un amministratore delegato ad interim che sono io dal momento in cui non c'è più il direttore che ha mandato avanti la società di gestione e anche qui dal unto di vista dei passeggeri raggiungendo record storici fino ai bilanci, gli ultimi due, approvato con utili, abbiamo dimostrato di poter mandar avanti serenamente e proficuamente la nostra infrastruttura”.

L'ultimo record, conclude il presidente Saga, è proprio quello di luglio 2023 che ha visto una crescita del 17 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno scorso raggiungendo i 102mila 099 passeggeri cui si aggiunge l'incremento del 30 per cento rispetto al 2022 per il periodo gennaio-luglio 2023: sono state 509.692 le persone che hanno scelto di volare partendo da Pescara.

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