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VIDEO | Circa 52mila multe elevate con le telecamere ai semafori, il centrosinistra: "Incroci a bassa incidentalità, servono a fare cassa"

Il dato è dal 28 dicembre 2020 ad oggi e ad essere maggiori sono le sanzioni fatte per aver calpestato la segnaletica orizzontale, gli esponenti d'opposizione: "Vanno messi i countdown"

Dal 28 dicembre ad oggi con le telecamere ai semafori (Velocar Red&Speed) sono state elevate 51mila 737 sanzioni: 25mila 280 per essere passati con il rosso e 26mila 457 per il mancato rispetto della segnaletica orizzontale ovvero per aver “calpestato” con gli pneumatici le linee bianche antistanti i semafori quando è rosso.

Se da una parte il numero delle multe dimostrerebbe per i consiglieri comunali del centrosinistra e per il consigliere regionale del Partito democratico Antonio Blasioli che i semafori sono stati messi lì dall'amministrazione per “fare cassa” dato che, denunciano, dagli accessi all'atto fatti molti degli incroci in cui sono stati installati non presentano l'alta incidentalità che li giustificherebbe, dall'altra il fatto che siano superiori le multe elevate per aver calpestato la segnaletica sarebbe la riprova sia della necessità di mettere dei countdown per aiutare sia la sicurezza che gli automobilisti nel fermarsi prima della linea bianca sia, in altri casi, della “spregudicatezza” dell'agire là dove si è costretti a superarla quella linea. Sì perché questo è quello che accade denuncia la consigliera comunale del Pd Stefania Catalano numeri alla mano, in particolare nell'incrocio tra piazza Le Laudi e viale Luisa d'Annunzio dove è arrivato uno degli ultimi semafori dotato di telecamera. A quell'incrocio a creare problemi è il parcheggio che costeggia sulla destra il semaforo per chi arriva da via Luisa d'Annunzio. Un tratto in cui molti parcheggiano oltre lo spazio consentito costringendo chi arriva in auto ad allargarsi e, di conseguenza, invadere l'altra corsia con lo scotto che allo scattare del rosso scatta anche la sanzione.

Un incrocio questo dove tra l'altro, da uno dei due accessi agli atti fatti e cioè quello per sapere quanti incidenti si sono verificati nelle intersezioni dove è stata installata la tecnologia, in cinque anni (2016- 2021) gli incidenti sono stati tre non rispondendo quindi a quel “margine di pericolosità” che nel 2020 aveva spinto l'amministrazione, hanno ricordato i consiglieri del partito democratico che sul tema hanno tenuto una conferenza stampa, a chiedere alla polizia municipale di fare una ricognizione sulle intersezioni in cui il problema fosse presente.

“Il numero delle sanzioni è impressionate: sono 52mila le sanzioni elargite ai pescaresi nei mesi successivi alla bocciatura dell'ordine del giorno che avevamo presentato in consiglio comunale per chiedere l'apposizione dei countdown – dichiara il consigliere comunale del Pd Francesco Pagnanelli. Un numero impressionante. Quell'ordine del giorno fu bocciato e oggi si procede in maniera costante e spregiudicata senza valutare il rapporto con gli incidenti esigui che si verificano negli stessi posti dove ci sono i semafori con le telecamere”. Almeno in alcuni di questi stando all'accesso agli atti, dato che gli unici degli incroci dove i sinistri registrati e sempre in cinque anni (2016-2021) che superano i dieci sono quelli di via Stradonetto con via Tiburtina dove gli incidenti sono stati 15 e tra via Enzo Ferrari e via Michelangelo dove sono stati 14. Una media comunque di tre incidenti p l'anno per il primo incrocio e di poco meno per il secondo, sottolineano gli esponenti del centrosinistra, laddove addirittura in quelli tra corso Vittorio Emanuele-via Caduti del Forte e piazza Duca d'Aosta e di via Conte di Ruvo e via d'Annunzia sono mediamente uno all'anno. Di qui la domanda che pongono alla giunta Masci su cosa avrebbe spinto a scegliere quei specifici incroci invece di altri dove gli incidenti sono di più, ma dove i semafori con le telecamere non ci sono.

Un atteggiamento quello attuato dall'amministrazione che ha visto optare per “l'utilizzo del massimo strumento di contrasto alle violazioni del codice della strada in luoghi dove, per fortuna – ribadisce il consigliere comunale Marco Presutti – presentavano già prima dell'attuazione una bassissima intensità di sinistri. Gli ordinamenti giurisprudenziali vogliono che determinati sistemi e poteri più penetranti della pubblica amministrazione siano adottati dove c'è rilevante pericolosità alla circolazione, dove è minore bastano gli strumenti ordinari e quindi siccome il sindaco in più di un'occasione ha dichiarato che piuttosto che utilizzare la leva fiscale è bene utilizzare le risorse delle multe – incalza -, questa è la dimostrazione del fatto che questo stanno facendo: il sistema delle sanzioni non serve a garantire la sicurezza, ma serve a portare un rilevante gettito alle casse comunali. Questo – conclude - determina gravi problemi ai cittadini quando esisterebbero altri strumenti meno impattanti sulle famiglie per poter rendere la circolazione più tranquilla”.

“La volontà di fare cassa da parte dell'amministrazione comunale – dice ancora Pagnanelli - si aggiunge ai famosi autovelox che sorsero per poi essere tolti dopo pochi mesi in via di Sotto e via colle Renazzo. Semafori poi tolti senza prevedere altre misure deflattive: la riprova che non si vogliono evitare gli incidenti, ma fare cassa ai danni dei pescaresi”.

Dai consiglieri comunali del Pd, il consigliere regionale Blasioli e i consiglieri comunali della lista Sclocco sindaco la richiesta è quindi, conclude lo stesso Pagnanelli “di posizionare i countdown. Il Comune di Milazzo – fa sapere – in seguito a una class action presentata dai cittadini ha deciso, in autotutela, di annullare tutte le multe e di installarli dove ci sono i semafori con le telecamere".

Le sanzioni previste quando si compie un'infrazione davanti ad un semaforo dotato di telecamera.

Secondo quanto previsto in caso di violazione del codice della strada dove c'è un semaforo di questo tipo il passaggio con il rosso prevede la decurtazione di 6 punti dalla patente e il pagamento di 122 euro (se fatto entro 5 giorni) che diventano 172 dal sesto al sessantesimo giorno; in caso di cambio di corsia o arresto del veiolo oltre la striscia bianca trasversale posta sulla carreggiata, la sottrazione di 2 punti e l'esborso di 35,20 euro (entro 5 giorni) o 47,80 (fino a 60). Importi che aumentano di un terzo se la violazione è perpetrata tra le 22 e le 6 del mattino.

Il dettaglio delle multe elevate agli incroci in cui sono stati installati i semafori con le telecamere nel periodo che va dal 28 dicembre 2020 ad oggi:

  • nell'intersezione tra via Tirino e strada Colle Renazzo sono state elevate 3.450 multe per il transito con il rotto e 6.090 per il mancato rispetto della segnaletica orizzontale;
  • nell'intersezione tra via Tiburtina e via Stradonetto sono state elevate 5.698 multe per il transito con il rotto e 2.000 per il mancato rispetto della segnaletica orizzontale;
  • nell'intersezione tra via Ferrari e via Michelangelo sono state elevate 12.400 multe per il transito con il rotto e 9.463 per il mancato rispetto della segnaletica orizzontale;
  • nell'intersezione tra piazza Duca d'Aosta e piazza Italia sono state elevate 1.219 multe per il transito con il rotto e 3.143 per il mancato rispetto della segnaletica orizzontale;
  • nell'intersezione tra via Gabriele d'Annunzio e via Conte di Ruvo sono state elevate 1.227 multe per il transito con il rotto e 2.846 per il mancato rispetto della segnaletica orizzontale;
  • nell'intersezione tra piazza Le Laudi e via Primo Vere sono state elevate 1.286 multe per il transito con il rotto e 2.907 per il mancato rispetto della segnaletica orizzontale;

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