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Oddo contro l'ordinanza regionale sullo sport: "È come dire che non si può giocare"

L'ex allenatore del Pescara, con cui vinse nel 2016 il campionato di serie B, critica il provvedimento del governatore Marsilio che è entrato in vigore ieri e sarà valido fino al 31 luglio: "Così è impossibile praticare quello che è uno sport di squadra"

Massimo Oddo "scende in campo" (è il caso di dirlo) contro l'ordinanza regionale sullo sport e non usa, al riguardo, mezzi termini: "È come dire che non si può giocare". L'ex allenatore del Pescara, con cui vinse nel 2016 il campionato di serie B, critica il provvedimento del governatore Marsilio che è entrato in vigore ieri e sarà valido fino al 31 luglio: "Così è impossibile praticare quello che è uno sport di squadra".

Queste le parole dell'ex campione del mondo, riportate dall'Ansa:

"Credo, e lo dico senza nessuna polemica, ci mancherebbe, che non si possano fare le cose a metà. In questo modo, e con queste prescrizioni, diventa impossibile praticare uno sport che è di squadra, come il calcio".

L'ordinanza numero 72, emanata dal presidente della Regione per ciò che concerne il calcio amatoriale, stabilisce che sono vietati i contrasti per il recupero de pallone, così come le marcature a uomo e le scivolate. Il tocco del pallone è consentito solo ed esclusivamente se muniti di guanti. È inoltre vietato sputare o starnutire, se non si è muniti di fazzoletto.

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