rotate-mobile
Sport

Pescara Basket, Fasciocco fa il punto della situazione

In occasione dell'inizio del nuovo anno, che si spera possa finalmente consentire la partenza anche dei campionati di Serie C Gold e Silver, il direttore sportivo biancazzurro parla della condizione generale della pallacanestro

In casa Pescara Basket, Fasciocco fa il punto della situazione. In occasione dell'inizio del nuovo anno, che si spera possa finalmente consentire la partenza anche dei campionati di Serie C Gold e Silver, il direttore sportivo biancazzurro parla della condizione generale della pallacanestro.

“Sappiamo tutti purtroppo qual è la situazione a livello mondiale – esordisce il dirigente biancazzurro – e siamo tutti in attesa. Tutti i nostri ragazzi, a partire da coach Vanoncini, che da la spinta maggiore anche a noi della società per darci la forza di andare avanti, dai più esperti ai più giovani, ma anche i nostri stranieri, che in questo momento sono a casa loro ad allenarsi per farsi trovare pronti, scalpitano. Purtroppo siamo fermi per un discorso discutibile da parte della federazione sulle differenze tra professionismo e dilettantismo, ma noi, così come le altre società di C Gold e C Silver, avendo la presenza anche di giocatori stranieri, non possiamo essere considerati diversamente dalla Serie B”.

“La cosa che mi dispiace più di tutte – prosegue Fasciocco – è constatare la scarsa attività della nostra federazione per fare qualcosa di veramente concreto per farci partire. Vedo altri sport, ma anche gli enti cosidetti “minori” come Uisp e Csi, che comunque stanno facendo di tutto per cercare di far tornare in campo i propri tesserati e mi dispiace non vedere dalla Fip tale attività, anche venendo incontro alle varie disposizioni governative. Il mio pensiero è che qualche cosa in più si potrebbe ottenere”. 

Venendo all’attualità, dopo i vari rinvii sulla possibile partenza siamo arrivati al mese di gennaio senza ancora notizie sui campionati, sulla possibile data di avvio e sui format: “Abbiamo tutti diversi danni, a parte quelli derivanti dall’emergenza sanitaria, perché i vari sponsor devono fronteggiare le loro problematiche e non possiamo pretendere che rispettino al 100% gli impegni presi ad inizio stagione e chi, come noi, punta molto sul settore giovanile e sul minibasket, ha anche un drastico calo degli introiti con le mancate iscrizioni. Inoltre tutti noi corriamo dei seri rischi di poter perdere i giocatori che possono accasarsi nelle società di categorie superiori e gli stranieri che potrebbero trovare ingaggi in campionati esteri, dove l’attività prosegue normalmente. Stiamo cercando di tenere buoni tutti i nostri atleti supportandoli in tutte le loro necessità, ma è chiaro che questa situazione non può più durare troppo a lungo”.

Sulle possibili soluzioni per far fronte a queste difficoltà: “Lungi da me dal fare polemiche – chiude Fasciocco – ma abbiamo solo bisogno che il governo ci dia il via libera. Stiamo inoltre parlando di attività super controllate con dei protocolli chiari e precisi. La nostra società, ma suppongo anche tutte le altre, effettua periodicamente tamponi, seppur non richiesti, proprio per far si che la tutela della salute dei nostri atleti, dello staff e di tutti nostri collaboratori sia massima. Inoltre vedo anche che nei campionati in corso il numero dei casi di positività sta drasticamente calando e si sta praticamente azzerando. Quindi a mio avviso l’emergenza sanitaria deve essere ricercata altrove e non solo accanirsi negli ambienti sportivi, che come detto sono iper controllati e sicuri. Ma chiaramente governo e federazione avranno l’ultima parola”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pescara Basket, Fasciocco fa il punto della situazione

IlPescara è in caricamento