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Sabato, 20 Aprile 2024
Calcio

Zeman, cena di compleanno con i giocatori del Pescara prima dei play-off

Il tecnico ieri ha spento le sue 76 candeline in un ristorante cittadino. "Gli spareggi sono una lotteria. Il rinnovo? Se ci saranno i presupposti resterò volentieri"

Compleanno lungo per Zdenek Zeman, prima di tuffarsi nel clima play-off. Ieri sera il tecnico del Pescara ha festeggiato i suoi 76 anni assieme alla squadra in un ristorante cittadino. Questa sera un'altra serata in suo onore all'ippodromo di San Giovanni Teatino con tifosi e media, poi domani una giornata di relax in famiglia con la moglie e i figli. Da lunedì, però, si fa sul serio. 

“Non siamo al top e non ci saremo mai – ha detto il boemo parlando sul sito ufficiale del club - . Stiamo lavorando per cercare di fare la nostra figura. Il problema dei play-off è che 28 squadre giocano in un mese per un solo posto. Non è umano”.

I tifosi biancazzurri sperano di andare lontano: il Pescara può lottare per la B? “Il Pescara ci deve provare, poi se si dimostra superiore agli altri… io me lo auguro, ma non sarà facile. Chi può spuntarla? Sarà una lotteria. Puoi giocare male e vincere. Non vedo favorite”. Zeman felice del suo terzo approdo in riva all’Adriatico, ma il boemo vuole dare un senso a questa esperienza: “Ho accettato con piacere di tornare qui. Vorrei fare qualcosa per il Pescara, spero di farcela”. Il presidente Sebastiani punta a trattenerlo anche per la prossima stagione, sia in caso di B che in caso di permanenza in C: “I rapporti con lui attualmente sono buoni. Mi fa piacere che l’abbia detto. Tra il dire e il fare, però, ci sono delle differenze. Se ci saranno i presupposti, resterò volentieri”.


Zeman occhio attento sul calcio italiano. Guardando la classifica della A, riconosce al Napoli il trionfo: “Ha dimostrato di essere superiore a tutti con il gioco. La Juve seconda? La Juve è sempre la Juve. Magari avrà problemi di altra natura, ma la squadra ce l’ha sempre importante”. I problemi sono i soliti, dalla A alla C: “Bisogna controllare dall’inizio, non cominciare a penalizzare a due giornate dalla fine. Non mi piace questo sistema”.


Che pensa del Var? “In qualche occasione ha aiutato, ma non interviene su tutto. Non sempre è uno strumento preciso, ma a volte serve a qualcosa: interrompere il gioco e fare discissioni di cinque minuti, così i giocatori si riposano…”.


Capitolo allenatori: “Chi sia il migliore non si può stabilire, ma Guardiola sta facendo un buon lavoro da anni ormai. De Zerbi? Bravo, mi ha deluso un po’ all’inizio della carriera, a Foggia. Sta facendo bene ora con gli inglesi”.


Italia fuori dai Mondiali per due volte di fila. Il calcio italiano non ha più talenti? “Ci sono tanti bravi giocatori, ma nelle convocazioni non si guarda sempre a quello che succede in campionato e a chi più bravo e chi meno”.


Fino a quando allenerà il 76enne Zeman? "Non mi pongo limiti. Finché la salute me lo permetterà e qualcuno sarà interessato al mio lavoro”.

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