Teramo-Pescara 1-0, il Diavolo passa il turno: partita, tabellino e voti
Ai quarti di Coppa Italia ci saranno i biancorossi, avanti all'inizio della ripresa con il blitz in area di Viero. I biancazzurri imbottiti di seconde linee mai in partita, nemmeno nei 15' finali con un uomo in più
Il Pescara si fa gettare fuori dalla Coppa Italia davanti ad oltre trecento tifosi biancazzurri, presenti nel settore ospiti del Bonolis: il Teramo vince 1 a 0 e vola ai quarti di finale. Venerdì il sorteggio dei tabelloni.
Non funziona affatto il profondo il turnover di Auteri. C’è Valdifiori in campo dal 1’ con il portiere Radaelli, debuttante assoluto nei professionisti, gli altri baby Veroli e Diambo, Marilungo e Rauti in attacco. Deludono tutti, dimostrando che le seconde linee non offrono certezze, anche in ottica promozione. Bisognerà ragionarci su in chiave mercato, a gennaio.
Anche il Teramo ritocca non poco la formazione di partenza, non potendo contare su ben sei elementi. Ma la squadra di casa parte con atteggiamento grintoso e crea qualche problema nella metà campo biancazzurra. Come Montaperto al 12’, ma il centrocampista spreca malamente una ripartenza teramana appena entrato in area.
Del Pescara nell’area biancorossa c’è poco, se non un colpo di testa di Marilungo che termina fuori. Prima di andare al riposo dieci minuti emozionanti, in cui va segnalato soprattutto un altro tentativo teramano: Hadziosmanovic crossa dalla destra, Bernardotto colpisce male da ottima posizione.
Quello che non aveva raccolto nel primo tempo, il Teramo se lo riprende ad inizio ripresa. Sul lungo cross da destra, Frascatore dorme e Viero può calciare indisturbato da due passi e fulminare Radaelli, impietrito.
Auteri corre ai ripari, togliendo dal campo due ectoplasmi di nome Valdifiori e Marilungo: dentro i giovani Pompetti e Bocic, poi anche De Marchi. Guidi risponde passando al 3-5-2 con Birligea e Malotti.
Dopo un quarto d’ora, si apre una voragine al limite dell’area teramana. Diambo si ritrova solo davanti ad Agostino, ma con il sinistro calcia incredibilmente sopra la traversa una sorta di rigore in movimento.
Prima della mezzora Mungo potrebbe raddoppiare, ma manca la mira e il Pescara resta in vita. Il Teramo abbassa le difese, si rilassa e combina un pasticcio quando Bocic s’avventa su un passaggio orizzontale della difesa e Bellucci deve stenderlo per evitare il pari. Il difensore viene espulso e il Delfino avrebbe tutto il tempo di preparare l’assalto finale. Ma è nervoso, confuso, poco convinto. Nei 5’ di recupero, infatti, è la squadra di Guidi a sfiorare il raddoppio con Malotti, ma Radaelli fa il miracolo ed evita ai suoi di fare una vera figuraccia.
TERAMO (4-3-3): Agostino 6; Bouah 6 (dal 30’ s.t. Viero 7), Bellucci 5, Piacentini 6, Ndrecka 6; Mungo 6,5, Lombardo 6, Hadziosmanovic 6,5; Montaperto 6,5 (dal 15’ s.t. Malotti 6), Bernardotto 6,5 (dal 40’ s.t. Furlan s.v.), Rosso 6,5 (dal 15’ s.t. Birligea 6). A disp. Tozzo, Petricca, Arrigoni, Surricchio, Rillo, Di Dio. All. Guidi.
PESCARA (3-4-3): Radaelli 7; Illanes 5,5, Frascatore 5 (dal 25’ s.t. Rizzo 5,5), Veroli 6; Zappella 5,5, Valdifiori 5,5 (dall’11 s.t. Pompetti ), Diambo 5,5, Rasi 5; Clemenza 5,5 (dal 19’ s.t. De Marchi s.v.), Rauti 5,5 (dal 25’ s.t. Ferrari 5,5), Marilungo 5 (dall’11’ s.t. Bocic 6). A disp. Sorrentino, Cancellotti, Ingrosso, Nzita, Kuqi, Sanogo. All. Auteri.
ARBITRO: Bordin di Bassano del Grappa 6.
MARCATORI: nel s.t. al 6’ Viero (T).
NOTE: spettatori 1.140; espulso al 30’ s.t. Bellucci (T) per fallo da ultimo uomo; ammoniti Bellucci (T), Lombardo (T), Illanes (P), Ferrari (P).