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Calcio

E' una serie B "made in Pescara"

Grosso comanda in classifica con il Frosinone, il Pisa di D'Angelo in zona play-off, Oddo debutta con la Spal. Ci sono anche tre direttori sportivi

La serie B parla sempre più pescarese. Il campionato cadetto si gode il calcio “made in Pescara” di allenatori, dirigenti e calciatori della città adriatica, grandi protagonisti finora della stagione. Come Fabio Grosso: l’allenatore 45enne, cresciuto calcisticamente nella vecchia Renato Curi del presidente Ortolano e di mister Di Mascio, dopo l’iniziale gavetta nelle giovanili della Juventus, un ottimo exploit a Bari (play-off promozione prima del fallimento dei Galletti) e qualche delusione cocente (vedi Verona in B, Brescia in A e Sion nel massimo campionato svizzero, esperienze terminate tutte con un esonero), sta finalmente sbocciando come uno dei fenomeni emergenti del calcio italiano alla guida di uno straripante Frosinone, lanciatissimo ormai verso la sua terza promozione in serie A. Allo Stirpe tutti pazzi per l’allenatore abruzzese, che comanda la classifica con 54 punti e una squadra composta da tanti giovani talenti emergenti pescati nelle formazioni Primavera e in C. Tra questi anche Gennaro Borrelli, cresciuto nel vivaio del Delfino e prelevato proprio dal Pescara la scorsa estate (finora 3 gol) e Jaime Baez, meteora all’Adriatico, ma oggi tra i giocatori offensivi più importanti della categoria (l’anno scorso promosso in A con la Cremonese, da gennaio scorso a Frosinone).

In panchina si sta confermando una certezza ormai per la B il tecnico del Pisa, Luca D’Angelo. L’ex difensore di Chieti e Castel di Sangro, dopo aver sfiorato la A in Toscana l’anno scorso perdendo la finale play-off contro il Monza, era stato sollevato dall’incarico per far posto a Maran. Dopo un avvio catastrofico (2 punti in 6 giornate), il tecnico trentino è stato esonerato e la società americana del club pisano ha richiamato d’urgenza D’Angelo, prolungandogli il contratto di un anno. E’ iniziata la risalita dei nerazzurri, che ora veleggiano in zona play-off al settimo posto con 34 punti.

Da questa settimana, si aggiunge al clan anche Massimo Oddo, che ha raccolto i cocci di una Spal in grave difficoltà dopo le gestioni Venturato e De Rossi e debutterà sabato in casa contro il Como. Emiliani con una rosa di primissimo piano (a gennaio è arrivato l’ex Roma e Inter Nainggolan), ma terzultimi e in piena bagarre per la salvezza. Per l’ex terzino del Milan, altro prodotto della storica Renato Curi, la grande occasione di rilanciarsi nel calcio che conta dopo l’ottima parentesi a Padova, in C, della passata stagione (Coppa Italia e finale play-off). A Ferrara a chiamare Oddo è stato proprio un ds pescarese, Fabio Lupo, arrivato l’estate scorsa dopo la fugace esperienza di Ascoli nella prima parte della passata stagione. Lupo ha rivoluzionato la rosa degli estensi e sta pianificando un ritorno tra le grandi della big da qui alle prossime stagioni. I fasti di pochi anni fa a Venezia parlano per lui: promozione dalla C alla B e costruzione della rosa che, due anni dopo, ha centrato la promozione in A.

Proprio il Venezia ha scelto da un mese circa un altro direttore sportivo pescarese: Filippo Antonelli. Dopo aver costruito nel tempo il miracolo Monza, dalla D alla A, l’ex giocatore del Pescara ha accettato la sfida dei lagunari, partiti malissimo dopo la retrocessione in B dell’estate scorsa. La risalita verso la salvezza, e verso la costruzione di un futuro ambizioso, è già a buon punto dopo i ritocchi apportati da Antonelli nel mercato di gennaio: Venezia tredicesimo e un punto sopra la zona play-out.

In piena corsa per i play-off c’è anche la Ternana dell’altro ds pescarese Luca Leone. Dopo un avvio sorprendente, con un momentaneo primato in classifica, gli umbri hanno perso terreno dalle prime posizioni. Ma restano in piena corsa per giocare gli spareggi promozione. A Terni con Leone ci sono anche il club manager Carlo Mammarella e il direttore generale del settore giovanile, Antonio Palladinetti. In campo, il difensore Marco Capuano, che da un po' di tempo è ai box a causa di un grave infortunio.

C’è anche un po’ di Pescara nel miracolo dell’anno, il Sudtirol matricola assoluta della B agganciato a Bari e Reggina al terzo posto in classifica, a meno tre dal Genoa, secondo. Nella rosa altoatesina si sta ritagliando spazio Marco Pompetti, centrocampista pescarese, cresciuto nel vivaio del Delfino e l’anno scorso tra i migliori all’Adriatico con la squadra di Auteri e poi di Zauri. Finora 13 presenze nella squadra rivelazione del torneo.

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