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Reggiana - Pescara 2-0: partita, tabellino e voti

Partita senza storia al Mapei Stadium: gli emiliani segnano subito su rigore, poi la chiudono nel finale. Una sola palla gol per il Delfino, nella ripresa. Nzita catastrofico: causa il penalty e poi si fa espellere nel momento migliore dei suoi

Un ko che non ammette repliche: il Pescara si ferma al Mapei Stadium e scivola al quinto posto. La Reggiana vince (2-0) e legittima il ritorno in vetta al fianco del Modena. Una partita che certifica definitivamente il netto divario tra i biancazzurri e le prime due della classe.

Il Pescara è troppo basso e nei primi otto minuti non tocca mai il pallone. Conseguenza inevitabile il fallo da rigore di Nzita, su Guglielmotti che sfonda da destra, e il gol dal dischetto di Zamparo al 9’ (13° centro per il bomber emiliano).

La squadra di Auteri perde la sfida a centrocampo e, globalmente, nell’approccio fisico e caratteriale al match. Dopo venti minuti, è Pompetti a prendere le redini del Delfino e portarlo fuori dal guscio. Anche se Cigarini costringe Sorrentino ad una gran parata con un bolide dalla distanza alla mezzora, sfiorando il raddoppio dei padroni di casa, i biancazzurri chiudono in leggero crescendo il primo tempo, arrivando a calciare in porta con De Risio (il vastese insufficiente nei primi 45’) per la prima volta nel finale.

Auteri non prende provvedimenti negli spogliatoi e torna in campo nella ripresa con lo stesso undici della prima frazione, compresi i bocciati Nzita e De Risio, in serata decisamente da dimenticare. Gli bastano dieci minuti di sofferenza anche nella ripresa per capire che qualcosa va modificato prima del tracollo. Il mediano vastese lascia il posto a Pontisso, mentre uno spento D’Ursi viene rimpiazzato da Clemenza.

Per venti minuti, però, il Pescara è nullo nella metà campo reggiana. Auteri allora ridisegna anche tatticamente la squadra con Diambo sulla trequarti e il passaggio al 4-2-3-1. Cernigoi al centro dell’attacco al posto di Ferrari, imbavagliato per oltre un’ora da Cremonesi.

La Reggiana, però, senza stravolgere i suoi piani, arriva di nuovo in modo pericoloso dalle parti di Sorrentino. La volèe di sinistro di Radrezza dal limite accarezza il palo della porta del Delfino prima della mezzora di gioco.

Il tiro dalla distanza di Diambo, alto, è una scossa sui compagni. Poco dopo il 30’ Clemenza con il tacco smarca Pontisso, l’ex vicentino da destra con un cross rasoterra pesca Cernigoi a due passi dalla linea, ma l’attaccante viene anticipato un istante prima di mettere il pallone in porta. Nel momento migliore del match, però, Nzita completa la sua serata da incubo, confermando l’errore di Auteri di tenerlo in campo così a lungo: il belga commette il secondo fallo da ammonizione e si fa buttare fuori. La squadra di Diana fiuta l’odore del sangue di una preda ormai claudicante e l’azzanna immediatamente: palla persa in uscita, Arrighini serve Radrezza che firma il 2-0 e chiude i conti dieci minuti prima del 90’.

Il tabellino

REGGIANA: Venturi 6; Luciani 6, Cremonesi 6,5, Camigliano 6,5; Guglielmotti 6,5, Radrezza 7 (dal 40’ s.t. Neglia s.v.), Cigarini 7,5 (dal 40’ s.t. D’Angelo s.v.), Sciaudone 7, Contessa 6; Zamparo 7 (dal 40’ s.t. Scappini s.v.), Rosafio 6,5 (dal 30’ s.t. Arrighini s.v.). A disp. Voltolini, Marconi, Porcino, Muroni, Lanini, Libutti. All. Diana.

PESCARA: Sorrentino 6,5; Illanes 6 (dal 23’ s.t. Diambo 6), Drudi 5, Ierardi 6; Cancellotti 5, Pompetti 6 (dal 31’ s.t. Frascatore s.v.), De Risio 5 (dall’11’ s.t. Pontisso 6), Nzita 4; Rauti 6, Ferrari 5,5 (dal 21’ s.t. Cernigoi ), D’Ursi 5 (dall’11’ s.t. Clemenza ). A disp. Iacobucci, Di Gennaro, Veroli, Zappella, Rasi, Blanuta. All. Auteri.

Arbitro: Gualtieri di Asti 6.

RETI: nel p.t. 9’ Zamparo (R); nel s.t. 34’ s.t. Radrezza (R).

NOTE: espulsi Nzita (P) al 30’ s.t.; ammoniti Nzita (P), Guglielmotti (R), Drudi (P), Auteri (P); recuperi 3' s.t.

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